I social sono una cosa bellissima, anche perché ti permettono di vedere cose che non vedresti mai. Allo stesso tempo sono una cosa tremenda, per lo stesso motivo.
Sappiamo più o meno tutti, specialmente alla mia età, che non tutto quello che vediamo online è reale. Il confronto però è umano e inevitabile.
Io non sono mai stata una grandissima viaggiatrice. Ci sono tantissimi posti che vorrei vedere ma quando ho il tempo e la possibilità economica finisco per voler andare sempre negli stessi posti, quelli che so che mi fanno star bene.
D’estate non ho voglia di scoprire luoghi inesplorati ma mi piace tornare nei luoghi che mi rendono felice.
Sdraiata sul lettino (o anche sull’asciugamano sulla spiaggia: in questo senso non faccio distinzioni, sono sia team lido attrezzato che caletta sperduta) guardo dei viaggi pazzeschi e dico wow stupendo ma arrivata a quasi 33 anni riesco a dire bello, ma non per me.
Quando mi decido di andare in qualche posto nuovo e rischiarla mi piace vedere anche i luoghi turistici, si quelli scontati, perché penso che se sono cosi famosi da essere diventati degli stereotipi un motivo ci sarà.
Ultimamente c’è un altro trend, il normalizzare quello che è sempre stato normale, l’underconsumption che è semplicemente il consumo normale di una persona a cui non viene regalato di tutto in continuazione.
Io mi auguro semplicemente che a un certo punto ci si renda conto che non siamo obbligati a fare qualcosa che non ci piace perché lo fanno tutti ma anche che capiamo che non siamo mica più fighi perché non ci piace fare quello che fanno gli altri.
Spero troppo, eh?
Io sono un po’ per la via di mezzo.
Il posto conosciuto, quello che sai cosa ti trovi per quando vuoi rilassarti.
I weekend lunghi li vedo per le esplorazioni.
Al momento sono ancora devo creare tipo le mie ferie (per tanti motivi), ma penso proprio che farei così. Non vedo l’ora. 🙂