Ho fatto l’ultimo anno di elementari, le medie e il liceo in scuole cattoliche e una cosa che è mi rimasta impressa è sempre stata il fioretto, l’astenersi dal fare qualcosa che ci piace per un periodo di tempo.
Il massimo che ho fatto io è stato pensare “ti prego ti prego ti prego fa che non mi chiami in greco perché non ho studiato se non mi chiama allora poi faccio tutto quello che devo fare”. No, anche se non mi chiamava poi non facevo quello che dovevo fare.
Se mi seguite sui social saprete che attorno al 20 dicembre ho fatto una dichiarazione importante: se avessi ottenuto una cosa a cui tenevo molto allora non avrei comprato candele per tre mesi.
Masochismo? Pensiero magico? Non lo so ma poi la cosa la ho ottenuta e non ho comprato candele per tre mesi. E voi sapete quanto io le ami.
Com’è andata?
I primi giorni sono stati difficilissimi, mi sono resa conto che per quanto io abbia imparato a comprare molto meno negli anni e a spendere meno soldi in generale ci sono ancora categorie con cui faccio fatica tra cui -appunto- le candele.
Nelle stories di instagram ho mostrato quelle che vedevo in giro e di cui mi innamoravo ma anche quelle che finalmente mi decidevo ad accendere dopo mesi di permanenza sul mio scaffale in salotto.
Dopo qualche settimana mi sono resa conto che mi dimenticavo di quelle che vedevo subito dopo e che ragazzi, ne avevo cosi tante a casa che sarei potuta arrivare ben oltre al 20 marzo senza finire le mie “scorte”.
Ora vi aspetterete il punto in cui vi dico che la mia vita è cambiata e mi sono data al minimalismo ma no, non è cosi: ne ho ordinate tre ieri mattina su Zalando Privè.
Posso dirvi però che è stato un esercizio utile in una fase di un percorso molto importante che sto facendo con il mio rapporto con i soldi. Rapporto che ha subito diverse variazioni, passando da periodi a cui ce ne erano veramente moltissimi ad altri -si il periodo della Svizzera- in cui non ce ne erano proprio.
Rapporto che ora deve tenere conto di un mondo dove costa tutto sempre di più, dell’esigenza di metterne via per sistemare delle cose, dal dover investire in un’altra persona che lavori con me (siamo in 4 adesso amici) anche se in alcuni momenti non sono sicura di farcela.
Tutto questo è molto più grande dell’astenersi da buttare dei soldi per qualcosa di effimero come le candele, me ne rendo conto.
Mi rendo anche conto, però, che in tantissime persone che conosco manca il saper gestire il denaro nel modo migliore e secondo me parlarne anche passando da un “non ho comprato candele per tre mesi e mi sono resa conto di quanti soldi avrei buttato considerando che a casa ne ho centomila” può servire.
So di parlare da una posizione di privilegio perché al momento lavoro bene e davvero non mi manca nulla ma sono stati proprio i periodi più duri ad avermi insegnato qualcosa, ecco.
Quindi, smetterò di comprare candele? Certo che no. Ne comprerò un po’ meno? Direi di si.
Io sto facendo la stessa cosa ma con *TUTTO*. Non compro più make-up (ne ho fino al 2057), scarpe, borse, gioielli, vestiti, giocattoli per mio figlio, cibo in quantità industriale. E meno compro più mi rendo conto che di quelle cose non mi interessa nulla.
L’ultimo punto molto valido, idem
Mi sono obbligata nel tempo a comprare tutto di cosmetica solo a fine del flacone precedente. (Non sono mai stata una folle ma sicuro compravo cose in serie e avevo gli armadietti e la doccia pieni di roba). A volte faccio dei no buy, a volte son triste e vado da Tigotà, a volte compro come una pazza su Vinted. Smettero? Non lo so, é sempre una battaglia difficile. Vorrei una candela nuova ora e due giorni fa mi son laureata quindi tu quali hai comprato?
Linda, ho visto ora! Chissà se l’hai già presa la candela… ne ho acquistate alcune su zalando prive! congratulazioni per la tua laurea <2