Uno dei miei hobby preferiti è tormentarmi sui miei errori e sulle mie mancanze.
Non è molto divertente essere me, nel caso ve lo stiate chiedendo.
Il quaderno della gratitudine, il voler pensare positivo, tutto importantissimo. Io ora cerco di pensare a quello che non sono in grado di fare non per farmi gratuitamente del male ma per cercare di imparare dalle mie esperienze non necessariamente positive e per concentrarmi su quello che non so fare nella speranza ci sia anche solo un minimo di margine di miglioramento.
C’è un elenco di cose su cui vorrei sapere di più e un altro di cose che vorrei aver capito prima.
Ora scrivo le prime che mi vengono in mente qui così posso comodamente venire a rileggermele quando voglio farmi del male.
SCIENCE, BITCH
Qual è il lato del cervello preposto all’attività scientifica? Ecco, forse a me manca.
Dai calcoli elementari alla capaci di capire i concetti basilari della fisica, niente da fare. Ho dato qualche esame con dei numeri dentro ma con grande disperazione e lacrime.
Mi piacerebbe moltissimo capire di piace di determinati argomenti e non sbagliare a dare i resti senza dovermi concentrare così tanto ma non penso che succederà a breve.
ALL I’M ASKIN IS FOR A LITTLE RESPECT
Penso di essere la persona meno rispettata sulla faccia della terra o almeno tra quelle che conosco io. Ho una natura decisamente molto accomodante, cerco fin troppo spesso l’approvazione di tutti gli altri (sconosciuti compresi) e per ottenerla non mi impongo neanche quando dovrei.
Questa cosa mi crea non pochi problemi sia con chi lavora per me che con i fornitori che con chiunque, non mi ascolta neanche il cane.
Forse rispetto non è la parola giusta, non penso che la gente non ne abbia in generale per me ma vorrei essere presa più sul serio ecco forse questo.
Voglio imparare, consigli ben accetti.
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Era nei miei buoni propositi per il 2019, imparare ad andare in bicicletta. Non ci ho neanche provato in realtà e questo è stato un anno così di merda in generale che forse meglio così perché mi sarei sicuramente spaccata la faccia.
Mi sento sempre molto goffa anche a camminare e continuo a pensare che se sono arrivata fino a ventotto anni senza essere capace di andare su due ruote forse è meglio se rinuncio e basta.
FRIENDSHIP DOESN’T (ALWAYS) LAST FOREVER
Ho avuto tanti amici negli anni, oserei dire un numero anche più alto della media. Però mi sono allontanata da quasi altrettanti, ritrovandomi al mio fianco un numero decisamente esiguo. Poi ci sono periodi in cui conosco un sacco di gente nuova, mi affeziono, nuovo giro di persone.
Prima se un’amicizia finiva mi disperavo, cercavo in qualsiasi modo di ricucire i rapporti. Ora sono consapevole del fatto che non tutti i rapporti devono durare tutta la vita. Non necessariamente un motivo di disperazione: cresciamo e impariamo, ci sono persone peroni periodo della nostra vita.
STIRARE
Com’è che mio fratello maschio e ventiquattrenne stira le sue camicie alla perfezione e io guardo il ferro da stiro come fosse un attrezzo del demonio? Chi può dirlo.
Imparerò? Spero. Certo, per imparare prima dovrei provare.
Aspetto il vostro elenco!
Praticamente mi rivedo in ogni singola cosa, OGNI. Tranne che sulla bici: so andare in bicicletta, ma – cosa ancora peggiore – mi spavento da morire ad andarci. Ci vado solo se obbligata sulle isole (Favignana, Irlanda, poco importa), ma in città mi spavento da morire e questo fa di me un fail ambulante. Altre cose che non so fare: cucinare i legumi, la pastafrolla (mi ci danno quasi ogni giorno), giocare ai videogiochi o ai giochi di carte (sono un'imbecille patentata) e potrei continuare. Post coraggiosissimo questo, comunque :*
Uuu stirare che brutto verbo.
Il ferro non voglio nemmeno vederlo, appena lo vedo mi blocco e ho paura :/