Sabato scorso mio padre ha detto a mia mamma che ho fatto altri due tatuaggi.
Gli avevo proprio chiesto di non farlo ma ovviamente a lui li avevo fatti vedere facendogli giurare di non dirlo a mia mamma che per i tatuaggi non ha grande simpatia.
Mia mamma semi crisi di panico ma ho agilmente cambiato argomento e ora fingiamo che non lo sappia.
A mia mamma i tatuaggi proprio non vanno giù, specialmente non su di me. Io ne ho sette, i primi cinque ve li ho raccontati in questo post e se vi va vi parlo anche dei due nuovi che ho fatto.
Mi piacciono molto, mi piacciono quelli grandi, quelli sul collo, quelli sulle mani.
Su di me non li vedo in determinati luoghi, ecco. Però ce ne sono così tanti che vorrei, ho un’intera cartella di disegni che mi piacciono.
I pregiudizi sui tatuaggi sono tanti, anche nel 2018.
Io in generale cerco di non farmi troppo influenzare dai giudizi altrui e cerco di contestualizzare anche le occhiate.
Se sono di curiosità a me non danno fastidio, onestamente. Non mi danno neanche fastidio le domande a riguardo.
Siamo d’accordo sul fatto che alcuni tatuaggi possono avere un significato molto personale ed intimo ma nessuno ci obbliga a rispondere, a un “perché ti sei fatta la mano di fatima/fiore di loto/quella parola?” si può anche semplicemente rispondere “mi piace il disegno” e farla finita lì.
Ci sono state delle occasioni però in cui mi sono sentita quasi a disagio, quello sì.
Io ho la fortuna di essere il mio capo quindi sì, posso vestirmi come voglio.
Nella ristorazione sono sempre più sdoganati e fanno quasi “figo” -discorso che non condivido in assoluto ma questa è un’altra lunga storia.
Il mio ristorante è piuttosto elegante però, con una clientela di molti professionisti e spesso dai quarantacinque anni in su, quasi sempre in giacca e cravatta.
Ho qualche cliente tatuato sì, ma me ne accorgo io che ho l’occhio *allenato* e noto un disegno da una mezza trasparenza della camicia o quando spunta da un colletto: quasi mai sono in bella vista.
Mi è successo, in piena estate, di avere le braccia scoperte e una maglia che facesse intravedere quello sulla schiena.
Da quando lavoro a Lugano non mi è stato mai fatto nessun tipo di commento sgradevole ma qualche occhiata non bellissima da qualche cliente -quasi sempre anziano- sì.
E lì, lo ammetto, mi sono sentita quasi in difetto io.
Continuo a difendere il mio diritto di riempirmi di disegni tutta la pelle, non fraintendetemi.
Però quando ho notato della disapprovazione particolare -ripeto, solo in ambito lavorativo- mi è sempre venuto spontaneo prendere e indossare il cardigan che comunque ho sempre nel cassetto.
Io lo so che avere la pelle pasticciata non fa di me una brutta persona, una poco di buono, una satanista, una divoratrice di anime.
Un commento su instagram che mi dice che “mi sono rovinata” mi fa ridere, non mi fa sentire a disagio.
Quando percepisco del fastidio in ambito lavorativo invece mi viene spontaneo pensare a quello che pensa mia mamma e quello che magari può pensare dei tatuaggi una persona della sua fascia di età, il collegamento ad una determinata categoria di persone.
Non per questo smetterò di fare tatuaggi, mai giudicherò qualcuno che ha anche un tatuaggio in fronte. Posso magari trovarne alcuni non belli però hey, chissà a quante persone non piacciono i miei.
Io amo il significato che ha ogni singolo segno che ho addosso e, parte frivola della questione, io coi tatuaggi mi vedo bella.
Vorrei molto che ogni tipo di taboo sui tatuaggi -ma anche su altri tipi di body mod- si dissolvesse e basta.
Continuo ad amare i miei disegni, cerco di spiegare il mio punto di vista alle persone che non li apprezzano ma sono genuinamente curiose di capire perché a me piacciano, non mi indegno a morte se vedo una persona che li guarda non troppo convinta, rispondo a tono a un commento maleducato.
Ditemi la vostra, è un argomento di cui ho sempre voglia di parlare!
Io ho 5 tatuaggi, il sesto in arrivo. Perché il mio racconto su pelle sia finito me ne mancano altri due. Poi non so se ne farò altri, dipende se avrò altre storie da raccontare.
Alcuni sono piccini e quando proprio va male sono guardati con un sorriso. L'ultimo è davvero grande, dai tratti volutamente non delicatissimi e in piena posizione camionista (braccio). Questo, lo vedo, inquieta e spaventa di più. Perchè di base molto più che disprezzo altro io ci leggo davvero paura: oddio adesso questa mi sgozza il canarino. E mi fa sorridere molto, confesso.
Volendo a lavoro posso tenerlo coperto e ci saranno contate occasioni in cui magari lo farò. Ma ora che è venuto il bel tempo l'ho scoperto e lo tengo scoperto. Mi piace pensare di essere apripista e che tra 50 anni si dirà "ma ti ricordi di quando un tatuaggio a lavoro era malvisto? Che bravi quelli che hanno rotto il taboo" 🙂
Bello raccontarsi coi tatuaggi <3
AHAHA anche io dico sempre che il mio Ganesh è un tatuaggio da camionista! Paura non mi è mai capitato e sì, fa effettivamente ridere.
L'ultima frase <3
io ne ho per ora 3, spero tra qualche mese il quarto che sarà bello grande (dovrebbe prendere metà braccio secondo le mie aspettative) sono sincera ho paura mi facciano problemi per il lavoro perchè fosse per me mi tatuerei tutta.. li amo da quando sono piccola, quando la gente li vedeva con molto timore e pregiudizio io ero affascinata totalmente da questo mondo, sapessi disegnare ne farei un mestiere ma ahimè sono pessima e la vita mi ha portato a fare altre scelte.. ma mai dire mai.. quando dico il tipo di tatuaggio che voglio fare mi criticano tutti dicendomi "ma no è grande, sul braccio si vede, che devi fare.." ma a me piace così non posso farci nulla, adoro i tatuaggi sulle braccia, mi sono sempre piaciuti e adoro vedere i tatuaggi sulle altre persone, è una cosa che mi piace tantissimo quindi con me sfondi una porta aperta xD
mallory
Ecco, anche io sono molto affascinata da chi ha fatto di questa passione un mestiere. Penso sia veramente stupendo.
Sulle braccia li amo molto anche io 🙂
Non ho tatuaggi e non sento il bisogno di averne ma adoro le storie e le motivazioni che ci sono dietro.
E mai giudicherò una persona per la sua pelle tatuata! Al massimo potrà non piacermi il disegno 🙂
Ah, mi piacerebbe un post sui nuovi tattoos!
Purtroppo ci sono ancora tanti pregiudizi su chi ha tatuaggi e/o piercing, e per chi deve essere assunto da qualche parte può essere un bel problema. Il che mi sembra assurdo, perchè se io vado da, che so, un medico, che mi frega se ha il braccio tutto tatuato, l'importante è che sia bravo. Ah, e che il tatuaggio visibile non sia un qualcosa di offensivo per la sensibilità altrui.
Però ti confesso che persone in certe posizioni (non so, un giudice, il presidente della repubblica XD) farei fatica a vederle con un tatuaggio in faccia. Probabilmente è dovuto al mondo cui siamo abituati, al generale senso di "decoro" che c'è al momento.
Detto questo, sono curiosa di vedere i tuoi nuovi *_*
Per quello che riguarda la mia persona, mi piacerebbe farmene uno piccolo, all'altezza dell'osso sacro, ma a) temo il dolore e b) le cose "definitive" mi mettono ansia, fatico perfino a firmare per un prestito quinquennale, figuriamoci. I tatuaggi dele altre persone mi piacciono fintanto che sono "sinceri". Fatti cioè con attenzione, amore, con un sentimento dietro. Quell* che si tatuano il tribale che va di moda o perchè "ce l'ha anche la mia vicina di ombrellone e ne voglio uno pure io" mi piacciono decisamente meno. Rimane il fatto che comunque, ognuno, col suo corpo fa quello che vuole, e tutti dovremmo imparare a rispettare la scelta altrui. In piccolo l'ho sperimentato quando mi sono fatta i capelli blu. Sono un dipendente pubblico di una zona piuttosto provinciale, e ho percepito in maniera tangibile il disagio di alcune persone, che, in alcuni moenti, mi ha fatta sentire come te quando cerchi il cardigan.
A me piacciono(alcuni) , ma non li vedo su di me,anche per il discorso del "cambiamento definitivo". I pregiudizi per come si è e per come ci si concia ci saranno sempre, cambieranno oggetto e forse un giorno i tatoo non lo saranno più. Hai detto una cosa giustissima, tu sei il tuo capo, quindi per me l'unica accortezza da avere , soprattutto per i giovanissimi, è capire se un eventuale tatoo sarà un ostacolo per il futuro lavorativo (anche se si può togliere ..) 🙂
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