Equilibro, ingrassare, dimagrire, tutti che parlano di Adele.

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È il 2020 e una notizia (boh) del genere domina ancora i social e sicuramente se potessimo andare dal parrucchiere sarebbe un evento molto commentato.
 


Volevo scrivere un post sul fragile equilibrio dopo aver perso un tot di chili, argomento che negli anni ho già affrontato e che se mi seguite da un po’ sapete starmi molto a cuore.
 


Poi una persona famosa dimagrisce tanto e io leggo centinaia di commenti demenziali e vorrei sbattere la testa al muro.
 


Il messaggio delle feste degli ex, i sensi di colpa, rimarremo single per sempre perché non ci si potrà spostare tra regioni

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I post più letti in assoluto sono quelli che riguardano il dating, nome più figo per descrivere la serie di articoli in cui parlo delle mie varie sfighe sentimentali.
Sarà perché mi seguono tanti single? Perché vi piace godere delle disgrazie altrui? Non saprei.
Pensavo che non avrei scritto altro a riguardo perché essendo chiusa in casa le mie esperienze sono piuttosto limitate, qualche match tinder che svanirà nel nulla quando potremo uscire di casa (sì lo so non potremo uscire mai più siamo destinati a morire soli chiusi dentro), il tentativo di mantenere alta l’attenzione con chi mi piace (tentativo fallimentare, che ti devo raccontare oltre ah sì oggi sono a casa?). Potrei considerare l’opzione di flirtare con il mio vicino di casa dal balcone ma penso abbia dai tre ai quattro figli e svariati animali domestici.
Sorprendentemente il venticinque aprile a seguito di tre messaggi che potevano essere uno la fotocopia dell’altro -se non per qualche piccolo dettagio- ho trovato lo spunto giusto per scrivere qualcosa a riguardo e sono sicura ancora una volta di trovare il vostro supporto o quantomeno una bella pacca sulla spalla di solidarietà. Virtuale chiaramente che qua non si può fare nulla.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Cose che mi fanno incazzare

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Normalmente non mi piace litigare, sono accomodante, tendo a fare pace facilmente.
In questo periodo di lockdown quarantena whatever però ci sono tante tantissime cose che mi fanno letteralmente impazzire in questo periodo e perdo la pazienza molto più velocemente.
Il post di oggi non è per niente positivo e produttivo quindi non aspettatevi nulla di buono.
Dopo il discorso di ieri sera di Conte e un futuro che mi sembra sempre meno roseo e allegro l’umore è quello che è, vi dico solo che sono le 8:10, sto aggiornando questo post e per la prima volta da inizio quarantena sono ancora in pigiama e non mi sono allenata e non ho voglia di fare veramente nulla che non sia scuotere i pugni al cielo.
Se volete sfogarvi con me però sono pronta ad abbracciarvi.

Wishlist: Tattoos

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La mia passione per i tatuaggi se mi seguite da un po’ non è una novità. Ve ne ho parlato diverse volte negli anni e non è la prima volta che ho fatto una wishlist di tatuaggi, ne avevo fatta una due anni fa e la trovate qui.
 


Da quella lista ne ho spuntati due, non penso di aver voglia di farli vedere perché con gli anni mi rendo conto che voglio sempre di più farli solo per me stessa e vederli solo io come già vi avevo raccontato.
 


Oggi però vi faccio vedere qualche soggetto che mi attira particolarmente e che vorrei sulla mia pelle, possibilmente uno post quarantena.
 


Ho riscoperto pinterest nel 2020 e qui trovate un po’ tutti i soggetti che mi piacciono.
 


My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: La mia routine dei sogni

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Questo è un periodo di MERDA.
Sono stufa di leggere e scrivere periodo delicato, momento difficile, giorno complessi. La verità è che questo periodo fa schifo, per alcuni più e per alcuni meno.
Io sono in una condizione di privilegio enorme eppure mi fa S C H I F O.
Detto ciò, dobbiamo affrontarlo in qualche modo giusto? Uno dei metodi più suggeriti da gente che ne capisce più di me è quello di creare una routine e di rispettarla.
Non è detto che funzioni per tutti ma io sono già normalmente una creatura molto noiosa e abitudinaria e sì, per me è una manna dal cielo.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Possiamo truccarci? Possiamo parlare di rossetti? Siamo insensibili?

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Qualche giorno fa mi sono infilata in una discussione veramente poco piacevole su twitter. È una cosa che non mi succede quasi mai, non tanto perché io non abbia opinioni spesso impopolari ma perché tendo a farmi gli affari miei. Si vede che il clima della quarantena però mi ha dato la testa e sono sicuramente molto meno paziente del solito e quindi sono impazzita. 
 


Senza annoiarvi a morte: è nato tutto dalla foto di un nuovo eyeliner postato da una ragazza che seguo, io l’ho commentata, un’altra ancora ha commentato che siamo delle incoscienti a incoraggiare le persone a comprare data la situazione (innegabilmente) tragica che sta vivendo il mondo in questo momento.
 


Da lì la discussione è ovviamente degenerata e io se avessi avuto degli orecchini me li sarei tolti.
 


Siamo ovviamente anche arrivati al solito discorso sempre attuale per cui se ti trucchi non devi essere una cima ma io di quello ho già parlato anni fa e non voglio ripetermi e annoiarvi.
 


Oggi però vorrei parlarvi del makeup 😃😃😃 in quarantena 😐😐😐 (citazioni per pochi). Pronte? Via.
 


My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Thursday March 19 2020

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Oggi più che mai sono felice di aver scelto di aprire un blog nell’ormai lontanissimo settembre 2011.
In questo momento assurdo -perché non so voi ma a me continua a sembrare di vivere un film produzione Netflix che guardo per dieci minuti poi mi viene ansia spengo tutto e ricomincio a guardare Queer Eye- non riesco molto a comunicare nei modi a cui sono abituata e rifugiarmi qua è un conforto enorme, non vi dico quanto tempo ho passato a rileggermi recensioni di ombretti brutti.
Apro Facebook ed è un bollettino di guerra, vedere così tanta gente di Bergamo che conosco e che sta perdendo qualcuno a causa del Covid-19 mi fa rivoltare lo stomaco. Apro Twitter e per la prima volta in dieci anni vorrei veramente rispondere male a tutte le domande del cazzo che ricevo invece di ignorarle, vorrei partecipare a tutte le polemiche mettendomi ad urlare e dire a tutti che non capiscono niente -come se capissi qualcosa io, poi-. Apro Instagram e da una parte ho le mille dirette di chi sta facendo di questa quarantena il periodo migliore della sua vita cucinando torte, imparando dieci lingue, facendo corsi da body builder, dall’altra gli stupidi commenti di chi dall’altra parte del mondo non ha ancora ben chiara la situazione esattamente come non l’avevamo chiara noi quando sentivamo in fondo al TG le notizie da Wuhan.

Il lunedì più lunedì dell’anno

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Sono le 4:22 di lunedì 2 marzo 2020.

Sapevo che avrei potuto voluto e dovuto scrivere questo post a un certo punto ma non pensavo così, non in questo momento e non con questo caos in testa.
Se mi seguite da un po’ sapete che mi sono trasferita a Lugano nel 2016 per aprire un ristorante insieme a mio fratello.
Il 31 gennaio quell’avventura è finita.

Come sopravvivere al cambio di routine se siete della Bilancia o se siete delle bestie abitudinarie come me (che sono anche della bilancia).

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Io sono una persona schifosamente abitudinaria.
Mi piace alzarmi al mattino e sapere che ho la pillola anticoncezionale vicino al lavandino e insieme alle vitamine perché la prima cosa che faccio quando mi è alzo è bere un bicchiere d’acqua. Mi piace fare lo stesso giro con il cane quando andiamo al parco. Mi piace mangiare la stessa cena per anche tre mesi (lo so che non va bene ma per me ceci+tonno+quark è imbattibile).
Sono molto noiosa? Non lo escludo.

Things I wish I knew more about & Things I wish I knew sooner

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Uno dei miei hobby preferiti è tormentarmi sui miei errori e sulle mie mancanze.
Non è molto divertente essere me, nel caso ve lo stiate chiedendo.
Il quaderno della gratitudine, il voler pensare positivo, tutto importantissimo. Io ora cerco di pensare  a quello che non sono in grado di fare non per farmi gratuitamente del male ma per cercare di imparare dalle mie esperienze non necessariamente positive e per concentrarmi su quello che non so fare nella speranza ci sia anche solo un minimo di margine di miglioramento.
C’è un elenco di cose su cui vorrei sapere di più e un altro di cose che vorrei aver capito prima.
Ora scrivo le prime che mi vengono in mente qui così posso comodamente venire a rileggermele quando voglio farmi del male.