Alimentazione, “mangia un po’ di pollo”, Beyond Meat e bla bla bla

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A maggio sono quattro anni che ho smesso di mangiare carne. Ho usato la scusa della dieta che mi sono fatta fare dalla nutrizionista per fare il salto che volevo fare da un po’.
Nella stessa occasione mi è stata diagnosticata l’intolleranza al lattosio e quindi su suggerimento della persona che mi seguiva ho tolto i latticini e la carne ma non anche il pesce come avrei voluto.
Oggi ho voglia di parlarvi del mio percorso in ambito di derivati animali e vari.
La premessa scontata ma che è comunque meglio fare è che le scelte in ambito di alimentazione sono personalissime.
Io non mi sento di voler convertire nessuno, mi piace parlarne con (quasi) tutti ma sempre senza presunzione.
Questo post racconta solo ed esclusivamente il mio punto di vista e la mia esperienza senza nessun tipo di pretesa oltre a quella di voler condividere questa parte di me con voi.

Martirio, amore, stanchezza e altre cose dell’estate 2019.

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Quando mi chiedono come sto io rispondo quasi sempre stanca. A volte rispondo esausta.
Gli ultimi mesi sono stati difficili, gli ultimi anni sono stati difficili.
Sono incastrata in una serie di situazioni complesse che mi stanno portando ad esaurire veramente le energie.
Mi sono anche resa conto però che non per forza deve essere così. Non posso salvare il mondo e sicuramente al mondo non interessa salvare me.
Sono tornata da qualche giorno da una mini vacanza in cui ho passato del tempo con alcune delle persone che più contano nella mia vita e in questi mesi ho passato qualche bella giornata, tra un massacro e l’altro.
Domani è di nuovo autunno, il 25 compio 28 anni.
Ho sempre più domande su quello che realmente voglio fare nella vita e su come voglio viverla, sicuramente ho imparato come NON voglio viverla più.
Quest’estate (di merda complessivamente, diciamocelo) mi ha ricordato anche tante cose importanti e oggi voglio scrivere questo post per essere certa di non dimenticarmene più e per celebrare tutto il bello che c’è nella mia vita.
Settembre è capodanno per me, da sempre. Quindi ricomincio da quello che amo, con pazienza e senza paura di fare (ancora) fatica.

Netflix&Chill

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Ma io ve l’ho detto che da qualche mese ho la tv?
Dopo anni di serie viste solo sullo schermo del MacBook sono tornata al lato oscuro. Non la uso come una tv normale ma esclusivamente con il fire stick di Amazon, quindi Netflix e Prime Video.
Non mi piacciono i programmi che non siano serie o documentari e mi rendo conto che quando mi è capitato di guardarne qualcuno mi sembra di perdere tempo ma non riesco a smettere senza che mi rimanga nulla o che mi incuriosiscano realmente quindi ecco, questo limite autoimposto funziona alla grande.
Ecco farei un’eccezione per Real Time, mi concederei volentieri un’ora di Real Time al giorno.
Oggi parliamo di alcune delle serie che ho visto negli ultimi mesi, pronte?

L’introspezione e altre cose spaventose.

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Questa mattina una delle persone più importanti della mia vita mi ha fatto delle domande molto difficili e personali a cui non avrei neanche voluto pensare, figuriamoci rispondere, e non solo perché erano le sette e mi stavo vestendo cercando di capire cosa mettermi con la pioggia battente che ha benedetto questo lunedì di luglio.
 


Io odio parlare di quello che penso e di quello che provo. 
 


Posso blaterare per ore di argomenti senza troppa importanza ma chiedetemi anche solo come sto aspettandovi una risposta onesta e mi manderete in crisi.
 


Mi sono resa conto però che in questi mesi le cose sono cambiate tanto -tanto per me, forse per una persona normale non è granché-.
 


(little) Things I Love: Parco Ciani

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Vivo a Lugano da due anni e mezzo. Mi fa strano scriverlo, mi fa strano pensarlo.
Sono arrivata qui per una scelta lavorativa di cui non mi pento -nonostante non sia stato per niente facile, anzi- e ho trovato una realtà piuttosto diversa da quella che ho lasciato.
Non sono un animale particolarmente socievole. Parlo tantissimo, parlo per ore, parlo con tutti.
Però faccio fatica a trovarmi realmente bene con qualcuno e ci ho messo mesi e mesi per trovare anche qui delle anime affini con cui davvero mi sentissi a mio agio.
Ne è valsa la pena aspettare ma questa è un’altra storia.
Oggi vi parlo di un luogo a Lugano che mi ha tenuta compagnia quando mi sono sentita sola e che mi ha accolta quando avevo bisogno di stare sola.

Corsa, kettle e paranoia.

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Questo blog è partito come l’insieme dei pensieri sui miei rossetti preferiti ed è diventato molto di più. Grazie a questo spazio ho conosciuto alcune delle persone più importanti della mia vita, ho collaborato con aziende che mi piacciono tanto, ho imparato a parlare di me stessa che per me è circa la cosa più difficile del mondo.
Ho scritto tanto del mio rapporto non troppo sano con il cibo, dell’attività fisica, di come questa fosse diventata un’ossessione e di come mi stessi facendo del male.
È qualche giorno che voglio aggiornarvi sul mio rapporto con il mio corpo non perché io lo ritenga un argomento particolarmente interessante ma perché:
*costringermi a sedermi e a scriverne significa che sono costretta ad ascoltare quello che davvero provo.
*quando parlo di corpo, cibo, culo pesante, so che è molto più utile di quando parlo di fondotinta. Ricevo sempre dei messaggi che mi commuovono per la fiducia che riponete in me e perché se posso essere utile anche solo un pochino ne sono felice.

About Love.

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Oggi è San Valentino e io penso di non averne mai passato nessuno in quel modo classico e forse anche un po’ patetico da commedia americana, con la cena l’orsacchiotto di peluche i cioccolatini le rose rosse.
La mia massima ambizione è tornare a casa abbastanza presto da finire il mio libro e fare le coccole con Choclatim sul divano.

How To: Face your Fears (and Fail)

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Qualche giorno fa ho parlato con una delle mie persone preferite di paure, fallimenti, ansia e altri argomenti poco allegri.
Ne è uscita, come sempre con lui, una conversazione che mi ha fatto riflettere e che per questa volta avrei voglia di condividere.

Books: Blame | We Were Liars | This is Going to Hurt | Mindful Eating

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Qualche giorno fa ho messo una foto su instagram e fino a qua nulla di nuovo.

Una foto di tutti i libri che ho letto da quando sono a Lugano, almeno quelli in cartaceo. Leggere è la mia passione più grande, da quando ho quattro anni.
 


Ne ho parlato qualche volta sul blog, raccontandovi di qualche lettura che ho particolarmente amato. Non mi sento però all’altezza dei blog totalmente dedicati ai libri né agli appositi account instagram. Posso scrivere di qualsiasi cosa ma non sono brava a descrivere con accuratezza quello che mi fa provare un libro.
 


Mi avete chiesto di parlarvi dei miei libri preferiti del 2018 e non credo per ora di riuscire a fare una classifica, perdonatemi.
 


Posso però ricominciare a parlarvi di alcuni dei libri che leggo, ecco. Devo ricordarmi anche di parlarvi di quelli che ho letto sul kindle, ce ne sono alcuni che dovreste assolutamente leggere anche voi.
 


Piccola nota: io leggo quasi solo in inglese. Metto quindi i titoli in lingua originale, non sono certa che tutti i libri siano stati tradotti in italiano.
 


Food, Guilt and Bla Bla Bla

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Il primo post del 2019 amici miei. 
Scrivo in questo spazio da quelle che mi sembrano decine di anni ma no, decisamente molto meno.
È stato il luogo dove ho documentato il mio percorso di dieta, la mia ossessione per la forma fisica perfetta, la neonata pace fatta con il cibo.
Ho fatto qualche riflessione negli ultimi giorni e mi andava di condividerla con voi, come sempre senza la pretesa di insegnarvi nulla ma con la voglia di parlare di qualcosa che mi sta a cuore.
Ricevo continuamente messaggi su questo argomento e la mia unica speranza è quella di aiutarvi in minima parte ad essere sereni, con un chilo di più o di meno.