life
Immigrazione, appartenenza, altre parole di cui non so fare lo spelling
Posted onSe mi leggete da un po’, qui o sui social, sapete già che io sono un mix di cose.
Mia mamma è siciliana, cresciuta in Australia. Mio padre è indiano, nato in Uganda e cresciuto a Londra.
Io sono nata a Bologna, cresciuta a Bergamo, trasferita a Milano per gli anni dell’università e a Lugano tre anni fa.
Tutto molto bello in teoria ma forse un po’ meno in pratica.
Una vita a dieta: tre anni dopo.
Posted onSono passati da tre anni da quando sono andata per la prima volta dalla dietologa. Nella stessa occasione ho smesso di mangiare carne e ho scoperto di essere intollerante al lattosio.
La mia alimentazione quindi è cambiata totalmente, in modo forse anche più radicale di chi *semplicemente* si mette a dieta per perdere dei chili.
Ho cercato di modificare il mio rapporto con il cibo, non vedendolo come l’unico modo di colmare i vuoti e la valvola di sfogo per i momenti negativi.
Tre anni dopo, com’è andata?
Buoni Propositi.
Posted onAh, le liste.
Io amo le liste di ogni tipo. Ne faccio una ogni mattina e spuntare le cose che sono riuscita a fare durante le ore mi dà enorme soddisfazione.
Però la lista di inizio anno è la più spaventosa di tutte.
Oggi collaboro ancora con la mia amica Franci, il suo video lo trovate qui, per parlare dei buoni propositi per l’anno che arriva. O forse no.
1 year later, MonnaLisa Lugano.
Posted onL’uno dicembre dell’anno scorso è iniziata un’avventura più grande di me.
Ho aperto, insieme a mio fratello, un ristorante nel centro di Lugano.
Si chiama MonnaLisa ed è uno degli amori più grandi della mia vita.
26 things about me.
Posted onOn Failure.
Posted onRead in case of crisis: 5 tips to face your worst day.
Posted onIo penso di essere una delle persone più fortunate e sfortunate al mondo.
Sfortunata perché se penso a tutte le cose brutte che mi sono successe e le metto in fila mi sento male e mi faccio anche un po’ pena da sola.
Fortunata perché mi sono successe anche un sacco di cose favolose e per cui sono incredibilmente grata a qualsiasi divinità abbia deciso di proteggermi -sono piuttosto convinta che sia tu, Ganesha-.
In ogni caso, questo ultimo periodo non è esattamente facile per me.
Mi sono capitati piccoli bellissimi miracoli quotidiani ma anche qualche imprevisto che mi ha portata a lavorare circa sedici ore al giorno senza pause. Non mi lamento quanto potrei, preferisco avere giornate pienissime e pesanti fisicamente ma qualche brutta preoccupazione in meno.
Ecco, il post di oggi contiene qualche consiglio per affrontare al meglio le giornate che sembrano non finire mai.
Cosmoprof 2016, Bologna e Bla Bla Bla
Posted onSono bloccata sul divano da stamattina, ho la schiena totalmente a pezzi.
Ho passato le ultime ore a guardare le ultime notizie sugli attentati di Bruxelles, in pena da stamattina perché una mia amica è lì e doveva prendere l’aereo per tornare qua.
Ora però ho staccato e niente, ho deciso di scrivere un post frivolo e leggero.
Non perché non mi interessi quello che è successo ma perché vorrei cercare di non pensarci per qualche minuto, io che posso concedermi il lusso di non pensarci perché fortunatamente non è successo direttamente a me.
Sono stata al Cosmoprof sabato e domenica ma chiaramente ci sono blogger molto più professionali di me che vi faranno resoconti fantastici, da me vi trovate le mie chiacchiere sul cibo e poco altro.
Pronte?