Diary of an Over-Contoured Girl: Part I.
Posted onHo avuto l’idea per questa nuova serie di post ben prima del famigerato post di Clio sul contouring pesante e sul trucco pesante all’americana, alla Kim Kardashian (ti amo Kim).
Il mio post era praticamente finito, era sulla stregua di questo sulle sopracciglia. Quando però ho letto quel post -e i tanti commenti sui social scaturiti da esso- ho voluto aggiungere due -o duecento- parole in più.
A me truccarmi piace tanto.
Non sono bravissima ma mi piace, mi piace potermi migliorare e piacermi di più quando mi guardo allo specchio.
Mi piace quando una persona che mi piace apprezza il mio rossetto o quello che è.
Non mi piace quando qualcuno -fidanzati vari ed eventuali, amici, parenti- mi dice che sono *troppo* truccata, che è *troppo* pesante.
Non mi trucco solo per piacere a qualcuno ma soprattutto per piacere a me stessa e perché giocare con i pennelli è prima di tutto un piacere per me stessa.
Anche perché, diciamocelo, è veramente impossibile essere apprezzati da tutti.
Io non amo tutti i trucchi che vedo: ce ne sono alcuni che mi fanno pensare “truccata così mai nella vita”. E sono abbastanza convinta che nessuno apprezzi ogni singolo trucco visto in giro, non prendiamoci in giro e non siamo ipocrite -cosa che come ho visto riesce parecchio bene-.
Però sono anche assolutamente convinta che non a tutti piaccia come mi trucco io -ci sarà qualcuno a cui piace? CHI LO SA-, come è normale che sia.
Questo mi impedisce di sbattermi chili di terra in faccia? Di mettere rossetti scurissimi per andare all’Esselunga? No, decisamente no.
Io non sono una persona super sicura di sè, anzi. Però per quanto possa essere piena di insicurezze non riesco a farmi buttare così tanto giù pensando che a qualcuno non piace quello che faccio.
Quindi, il succo del discorso è: chissenefrega.
Davvero, non prendetevela né con Clio (che a me piaceva tantissimo prima ma ormai è un accumulo di poca professionalità e luoghi comuni) né con chi è d’accordo con lei.
Non penso ne valga la pena, preoccupiamoci di cose che davvero non vanno in noi -tipo: il mio taglio di capelli. Perché non mi sono ancora ricresciuti?- e cambiamo quelle che vogliamo davvero cambiare.
Dopo tutto questo discorso mi sento meglio e posso iniziare a parlare di quella meravigliosa arte magica che è il contouring.