Sul (mio) corpo. Di nuovo, che noia!

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Mi chiedo spesso quanto tempo dedico a pensare al mio corpo. A pensarci, a fare delle cose per cercare di accettarlo, a farne altre per cercare di modificarlo.

Se mi seguite da un po’ conoscete la parte della mia storia che ho pensato di raccontarvi.

Un corpo sovrappeso prima, un corpo che ha fatto una dieta estrema, un disturbo alimentare, un rifiuto di ogni dieta, un tentativo -cauto e lento- di riappropriarsi del proprio corpo senza che diventasse un’ossessione.

Io vedo donne ben più vecchie di me per cui calorie e chili di troppo hanno un ruolo focale e per quanto non sia cosi per me -non più- non mi ritengo certo superiore e so che non voglio ricadere in quel loop, specie quando spero di avere altre cose a cui pensare.

A settembre dell’anno scorso ho iniziato ad allenarmi (parola grande: diciamo all’inizio muovermi) insieme a Betta Peretto, sia con lei come PT che con le sue classi di gruppo.
Ho anche continuato con una dieta volta a dimagrire in modo graduale, senza farmi ricadere in brutte situazioni, grazie alla mia nutrizionista di cui già vi ho parlato.

Per mesi non sono dimagrita, ho anzi preso peso.

Non voglio esagerare con le parole ma penso che chi ha un vissuto simile al mio capirà che non sto esagerando quando dico che mi sembrava un incubo.

Se questa cosa fosse successa qualche tempo fa probabilmente le strade sarebbero state due:
-mollare ogni tipo di movimento che a me alla fine non è mai piaciuto e mollare un’alimentazione corretta

-smettere di mangiare o almeno mangiare molto meno

Se per il secondo punto posso dire che il percorso con la mia dietista ha cambiato il rapporto con il cibo per il primo devo ringraziare Betta.

Mi sono sempre sentita incredibilmente goda e incapace, almeno fino a quando non ho conosciuto lei.

Mi sento ancora goffa -lo sono- ma ho scoperto che qualcosa so fare e che di mese in mese riesco a fare qualcosa di più.

 

So cosa state pensando “Si ma il peso? Si ma le gambe? Si ma il culo?”

 

Ci sono voluti mesi e uno switch nella mia alimentazione (di cui non parlerò sul blog perché non esiste una formula magica per tutti ma se ci conosciamo e ne volete parlare in privato ci sono) ma ho cominciato a dimagrire, piano piano.

Nei mesi in cui il peso era bloccato però mi sono resa conto che stava cambiando qualcos’altro.

Avete presente tutti quei post su instagram che mostrano una persona con lo stesso peso ma con la composizione corporea diversa? Mannaggia a loro, hanno ragione. Lo vedo dai vestiti che metto, da come mi muovo.

Più di tutto ho preso delle abitudini che mi fanno stare bene, anche con il muovermi.

Ed è cosi che oggi, lunedi 17, terzo giorno in Sicilia, ho deciso che oh, a me andava di allenarmi un pochino.

Finirà mai il tempo in cui il mio corpo è cosi importante? In cui mi sento in colpa per pensarci cosi tanto? Non lo so.

So che aver perseverato con le buone abitudini anche quando non portavano il risultato che volevo (dimagrire, sempre e solo dimagrire) è stato l’unico modo per capire che c’è un motivo per cui muoversi è importante, aldilà della circonferenza delle nostre cosce.

Senza che sia una -nuova- ossessione, senza che sia l’unica ragione. Piano piano.

 

3 Comments

  1. Selena Ninphe says:

    <3 piano piano.

  2. paola says:

    ho imparato a mangiare, dopo essermi fatta più male di quanto posso descrivere online. e forse pure dalla terapista.
    ma io lo so quando dico di no ad una pizzata tra amici, quanto quel piccolo pezzo di me si sente sollevato.
    so che mi vesto larga, e non servirebbe.
    so che dico che mi piace stare comoda, la realtà è che mi piace stare nascosta.

    capisco il termine incubo, e mi viene un attacco di ansia a ripercorrere l’anno in cui ero enorme e meno mangiavo e più ero enorm e sudavo e avevo un armadio semrpe chiuso perché mettevo 4 stracci buttati su una sedia, anno in cui si è poi scoperto che la tiroide mi aveva abbandonata, e mi aveva abbandona da anni e per colpa mia, per le pasticche e i digiuni e gli anoressizzanti.

    quindi io non lo so se finiscono mai, i DCA, o restano un pochino sempre in fondo ad ogni nostra scelta o comportamento.
    so che ci si riesce a vivere intorno. piano. e sempre sottovoce.

  3. laura says:

    io penso sempre e solo al peso. Ho fatto decine di diete, sport diversi, integratori. Non ne posso più. Perdo peso e poi mi stanco di pesare tutto, di stare a dieta da 20 anni. Chi mi circonda mi dice che è solo perchè non ci metto l’impegno giusto, faccio la dieta sbagliata, non mi impegno abbastanza. Ma io sono esausta.

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