Un beauty da viaggio che è diventato tutto il mio stash: prodotti preferiti della quarantena

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In questo periodo avrei voluto altri post sulla mia collezione makeup divisa per settori come avevo già iniziato a fare ma come vi ho già noiosamente detto più volte al momento la mia vita è un po’ sottosopra. Sono a Lugano in un residence e il mio stash è limitato ai due beauty da viaggio che avevo con me quando sono tornata da Bergamo, con la premessa che avrei poi piano piano portato più cose.
Quello che è certo è che questi prodotti sono tutti iper testati e mi piacciono moltissimo quindi sono tutti super consigliati. Non posso dire di utilizzarli tutti ogni giorno perché onestamente non mi viene da fare una full face ogni mattina per vedere il muro ma riempio sempre le sopracciglia, metto un pochino di mascara e di matita giusto per non sembrare morta durante le videochiamate. I pennelli sembrano sofferenti ma no, li avevo solo appena lavati e stavano asciugando, magari ci faccio un post a parte. 

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: L’unico haul che posso fare al momento, la spesa

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Se già prima non compravo cose superflue praticamente mai immaginatevi ora in quarantena. Quindi oggi vi faccio vedere la mia interessantissima e gustosissima spesa (la parte di Rajiv era molto più interessante ovviamente).
Varie difficoltà a causa di:
-la mia alimentazione (non mangio carne e latticini)
-la mia incapacità a cucinare, con grande tristezza di mia madre
-la mia attuale casa che non ha tutte le mie cose (niente forno, niente frullatore, minipimer, forno)
-la frutta e la verdura in questo paese nella maggior parte dei casi a me non piacciono granché a meno di non spendere cifre pazze e io ne mangio tante di norma
-il supermercato, Aldi, praticamente saccheggiato, non ho trovato diverse altre cose che avrei voluto
-gli attacchi di panico mentre cercavo le cose perché hey, non vogliamo farci mancare niente.
A casa avevo già: limoni, yogurt bianco senza lattosio, quark senza lattosio, altro tonno in scatola, ceci superstiti -sono una delle cose che amo di più al mondo, senape, olio, uova, sale, farina, gallette di mais e sicuramente qualcos’altro che al momento dimentico. Questo post ha l’unica utilità di farmi passare il tempo che o così o sbatto la testa al muro, non aspettatevi contenuti che vi stravolgano la vita.

Review: Massaggiatore Cuoio Capelluto (di un colore improbabile)

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Guardo i video su YouTube a tema beauty sempre più raramente, devo dire che la maggior parte mi annoiano parecchio. Ci sono chiaramente delle eccezioni (ciao Fra) e tendenzialmente delle persone che ancora seguo mi fido tantissimo. Tra queste c’è Ornella che, maledetta lei, mi fa venire voglia di comprare tutto quello che mostra. Ornè, non ho soldi adesso, basta!
Tra le cose che ha mostrato e che però rientrano nel mio budget c’era questo massaggiatore per il cuoio capelluto e quindi eccolo qua.
Lei l’ha acquistato su Amazon  -ho visto questo– e io invece l’ho preso su Aliexpress per una cifra ridicola e per quello che serve penso vada bene uguale.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Le cinquanta sfumature tra il mangiare in modo incontrollato e l’allenarsi tre ore al giorno

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La solita premessa noiosa ma necessaria è che non sono una nutrizionista, non sono una personal trainer, non sono esperta di niente. Sto semplicemente condividendo la mia esperienza e le riflessioni che ho fatto in questo periodo -anche pre quarantena- nella speranza che possano portarvi a riflettere un pochino ed essere anche solo minimamente utili.
Parlare di cibo, body love e tutte queste cose è sempre impegnativo, cerco di farlo con tutta la ragionevolezza di cui sono capace e senza scrivere qualcosa di fraintendibile.

Wishlist: Wardrobe Upgrade

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Sono passata da anni di  shopping se non compulsivo quantomeno fuori controllo a praticamente una vita senza farne.
In questi giorni di autoquarantena -perché mentre scrivo in Svizzera non è ancora obbligatoria ed è pieno di gente che gira qui sotto casa- con un guardaroba mooolto ristretto mi sono resa conto che metto veramente sempre sempre sempre le stesse cose.
Quel che vorrei fare nel tempo sarebbe sostituire con capi di qualità migliore i capi che indosso di più, oggi metto insieme una wishlist di capi troppo costosi per gli scopi per cui li indosserei ora (andare a buttare la spazzatura e piangere, principalmente) ma che possono essere un buono spunto per quando avremo di nuovo una vita.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Crazy Sciacquetta Edition | I miei detersivi preferiti

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Quando si avvicinano le 18 e di conseguenza il bollettino della Protezione Civile inizia a mancarmi l’aria come penso anche a molti, troppi di voi. Ieri per quell’ora invece di farmi prendere dal panico ho deciso di mettermi a scrivere, su qualsiasi cosa, per passarmi un po’ il tempo in uno dei pochi modi consentiti al momento.
 


La mia amica Elena mi ha suggerito di scrivere un post sui detersivi migliori in commercio e benché io mi ritenga una casalinga discreta ho deciso di girare la domanda a tutte (quasi, alcune mi avrebbero risposto che non puliscono -ciao Lori-) quelle le persone che in questo momento vorrei poter aver accanto a me, da abbracciare quanto mi va. Ho scritto per chiedere quale fossero i loro detersivi preferiti per due motivi:
 


1. scrivere questo utilissimo post che leggerà solo Elena
 


2. scrivere a loro per fargli pensare a qualcosa di entusiasmante come i detersivi e per almeno due minuti non a tutta la merda che stiamo affrontando
 


Quindi ecco, l’elenco dei detersivi top selezionati da me medesima e dai miei amici (e mio padre, come pulisce lui nessuno mai)
 


Empties! -61-

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-Facciamo che in questi giorni smaltisco le bozze e scrivo tutti i post che rimandavo e che almeno quando parlo di frivolezze facciamo finta che non sia successo niente? Già che ci sono, se c’è qualcosa di cui volete che parli questo è il momento giusto per fare richieste, il tempo libero non mi manca-
 
Prodotti finiti! Lo so, non vedevate l’ora e vi sono mancati.
Sto consumando una quantità di makeup spaventosa anche perché nei vari cambiamenti di questo periodo mi sto portando in giro sempre le stesse cose quindi inevitabilmente le finirò prima. Un po’ noioso mi rendo conto però ecco funziona.
Nel post di oggi anche qualche new entry che mi piace quindi tutto sommato un successo. Sì, ho appena definito un successo aver finito dei buoni prodotti, la mia vita ultimamente è molto triste lasciatemi stare.
 

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Thursday March 19 2020

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Oggi più che mai sono felice di aver scelto di aprire un blog nell’ormai lontanissimo settembre 2011.
In questo momento assurdo -perché non so voi ma a me continua a sembrare di vivere un film produzione Netflix che guardo per dieci minuti poi mi viene ansia spengo tutto e ricomincio a guardare Queer Eye- non riesco molto a comunicare nei modi a cui sono abituata e rifugiarmi qua è un conforto enorme, non vi dico quanto tempo ho passato a rileggermi recensioni di ombretti brutti.
Apro Facebook ed è un bollettino di guerra, vedere così tanta gente di Bergamo che conosco e che sta perdendo qualcuno a causa del Covid-19 mi fa rivoltare lo stomaco. Apro Twitter e per la prima volta in dieci anni vorrei veramente rispondere male a tutte le domande del cazzo che ricevo invece di ignorarle, vorrei partecipare a tutte le polemiche mettendomi ad urlare e dire a tutti che non capiscono niente -come se capissi qualcosa io, poi-. Apro Instagram e da una parte ho le mille dirette di chi sta facendo di questa quarantena il periodo migliore della sua vita cucinando torte, imparando dieci lingue, facendo corsi da body builder, dall’altra gli stupidi commenti di chi dall’altra parte del mondo non ha ancora ben chiara la situazione esattamente come non l’avevamo chiara noi quando sentivamo in fondo al TG le notizie da Wuhan.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Friday March 13 2020

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Il disclaimer di questo post è che non so niente, non sono un’esperta di niente, non capisco niente. Cerco di tenermi informata sulla situazione CoVid 19 dall’inizio, da quando era un titolo in fondo al telegiornale dopo la Serie A.
Questo post è totalmente inutile ma sono in una situazione in cui mi sento la testa che esplode e o scrivo o mi procuro una mazza da baseball e sfondo tutti i vetri dell’ufficio.

Il lunedì più lunedì dell’anno

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Sono le 4:22 di lunedì 2 marzo 2020.

Sapevo che avrei potuto voluto e dovuto scrivere questo post a un certo punto ma non pensavo così, non in questo momento e non con questo caos in testa.
Se mi seguite da un po’ sapete che mi sono trasferita a Lugano nel 2016 per aprire un ristorante insieme a mio fratello.
Il 31 gennaio quell’avventura è finita.