My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Le cinquanta sfumature tra il mangiare in modo incontrollato e l’allenarsi tre ore al giorno

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La solita premessa noiosa ma necessaria è che non sono una nutrizionista, non sono una personal trainer, non sono esperta di niente. Sto semplicemente condividendo la mia esperienza e le riflessioni che ho fatto in questo periodo -anche pre quarantena- nella speranza che possano portarvi a riflettere un pochino ed essere anche solo minimamente utili.
Parlare di cibo, body love e tutte queste cose è sempre impegnativo, cerco di farlo con tutta la ragionevolezza di cui sono capace e senza scrivere qualcosa di fraintendibile.

Wishlist: Wardrobe Upgrade

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Sono passata da anni di  shopping se non compulsivo quantomeno fuori controllo a praticamente una vita senza farne.
In questi giorni di autoquarantena -perché mentre scrivo in Svizzera non è ancora obbligatoria ed è pieno di gente che gira qui sotto casa- con un guardaroba mooolto ristretto mi sono resa conto che metto veramente sempre sempre sempre le stesse cose.
Quel che vorrei fare nel tempo sarebbe sostituire con capi di qualità migliore i capi che indosso di più, oggi metto insieme una wishlist di capi troppo costosi per gli scopi per cui li indosserei ora (andare a buttare la spazzatura e piangere, principalmente) ma che possono essere un buono spunto per quando avremo di nuovo una vita.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Crazy Sciacquetta Edition | I miei detersivi preferiti

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Quando si avvicinano le 18 e di conseguenza il bollettino della Protezione Civile inizia a mancarmi l’aria come penso anche a molti, troppi di voi. Ieri per quell’ora invece di farmi prendere dal panico ho deciso di mettermi a scrivere, su qualsiasi cosa, per passarmi un po’ il tempo in uno dei pochi modi consentiti al momento.
 


La mia amica Elena mi ha suggerito di scrivere un post sui detersivi migliori in commercio e benché io mi ritenga una casalinga discreta ho deciso di girare la domanda a tutte (quasi, alcune mi avrebbero risposto che non puliscono -ciao Lori-) quelle le persone che in questo momento vorrei poter aver accanto a me, da abbracciare quanto mi va. Ho scritto per chiedere quale fossero i loro detersivi preferiti per due motivi:
 


1. scrivere questo utilissimo post che leggerà solo Elena
 


2. scrivere a loro per fargli pensare a qualcosa di entusiasmante come i detersivi e per almeno due minuti non a tutta la merda che stiamo affrontando
 


Quindi ecco, l’elenco dei detersivi top selezionati da me medesima e dai miei amici (e mio padre, come pulisce lui nessuno mai)
 


Empties! -61-

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-Facciamo che in questi giorni smaltisco le bozze e scrivo tutti i post che rimandavo e che almeno quando parlo di frivolezze facciamo finta che non sia successo niente? Già che ci sono, se c’è qualcosa di cui volete che parli questo è il momento giusto per fare richieste, il tempo libero non mi manca-
 
Prodotti finiti! Lo so, non vedevate l’ora e vi sono mancati.
Sto consumando una quantità di makeup spaventosa anche perché nei vari cambiamenti di questo periodo mi sto portando in giro sempre le stesse cose quindi inevitabilmente le finirò prima. Un po’ noioso mi rendo conto però ecco funziona.
Nel post di oggi anche qualche new entry che mi piace quindi tutto sommato un successo. Sì, ho appena definito un successo aver finito dei buoni prodotti, la mia vita ultimamente è molto triste lasciatemi stare.
 

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Thursday March 19 2020

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Oggi più che mai sono felice di aver scelto di aprire un blog nell’ormai lontanissimo settembre 2011.
In questo momento assurdo -perché non so voi ma a me continua a sembrare di vivere un film produzione Netflix che guardo per dieci minuti poi mi viene ansia spengo tutto e ricomincio a guardare Queer Eye- non riesco molto a comunicare nei modi a cui sono abituata e rifugiarmi qua è un conforto enorme, non vi dico quanto tempo ho passato a rileggermi recensioni di ombretti brutti.
Apro Facebook ed è un bollettino di guerra, vedere così tanta gente di Bergamo che conosco e che sta perdendo qualcuno a causa del Covid-19 mi fa rivoltare lo stomaco. Apro Twitter e per la prima volta in dieci anni vorrei veramente rispondere male a tutte le domande del cazzo che ricevo invece di ignorarle, vorrei partecipare a tutte le polemiche mettendomi ad urlare e dire a tutti che non capiscono niente -come se capissi qualcosa io, poi-. Apro Instagram e da una parte ho le mille dirette di chi sta facendo di questa quarantena il periodo migliore della sua vita cucinando torte, imparando dieci lingue, facendo corsi da body builder, dall’altra gli stupidi commenti di chi dall’altra parte del mondo non ha ancora ben chiara la situazione esattamente come non l’avevamo chiara noi quando sentivamo in fondo al TG le notizie da Wuhan.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Friday March 13 2020

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Il disclaimer di questo post è che non so niente, non sono un’esperta di niente, non capisco niente. Cerco di tenermi informata sulla situazione CoVid 19 dall’inizio, da quando era un titolo in fondo al telegiornale dopo la Serie A.
Questo post è totalmente inutile ma sono in una situazione in cui mi sento la testa che esplode e o scrivo o mi procuro una mazza da baseball e sfondo tutti i vetri dell’ufficio.

Il lunedì più lunedì dell’anno

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Sono le 4:22 di lunedì 2 marzo 2020.

Sapevo che avrei potuto voluto e dovuto scrivere questo post a un certo punto ma non pensavo così, non in questo momento e non con questo caos in testa.
Se mi seguite da un po’ sapete che mi sono trasferita a Lugano nel 2016 per aprire un ristorante insieme a mio fratello.
Il 31 gennaio quell’avventura è finita.

Come sopravvivere al cambio di routine se siete della Bilancia o se siete delle bestie abitudinarie come me (che sono anche della bilancia).

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Io sono una persona schifosamente abitudinaria.
Mi piace alzarmi al mattino e sapere che ho la pillola anticoncezionale vicino al lavandino e insieme alle vitamine perché la prima cosa che faccio quando mi è alzo è bere un bicchiere d’acqua. Mi piace fare lo stesso giro con il cane quando andiamo al parco. Mi piace mangiare la stessa cena per anche tre mesi (lo so che non va bene ma per me ceci+tonno+quark è imbattibile).
Sono molto noiosa? Non lo escludo.

Alla Ricerca del Nude Perfetto: Max Factor Glossfinity in Desert Sand

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Io non lo so quando sono diventata vecchia ma uno degli indicatori è stato sicuramente lo smettere di mettere smalti che non fossero rossi, nude o neri.
Tra questi tre l’ordine di preferenza è: nude, nero, rosso. Una noia mortale, me ne rendo conto.
Probabilmente questa scelta è influenzata anche dal fatto che per me avere le mani in ordine è indispensabile, non vi racconto di tutte le volte che sono tornata in casa a sistemarmelo o di quelle in cui ho chiesto a delle clienti se avessero un acetone perché probabilmente vi spaventereste.

Vuoi un cane? Pensaci bene.

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L’otto dicembre duemila e quattordici io, mio fratello  e mia nipote siamo andati al canile di Levate. Siamo tornati a casa con una palla di pelo che puzzava di gorgonzola e muffa.
Adottarlo è stato un percorso non immediato, cercavo un cagnolino da tempo ma sembrava che tutti gli annunci di adozione portassero a un vicolo cieco. Tra chi non mi rispondeva a chi mi diceva che ero troppo lontana da dove era il cane e che neanche se avessi coperto i costi del trasporto mi avrebbero potuta aiutare.
So assolutamente che non tutte le associazioni funzionano così e ho avuto esperienza indiretta con I Miaonati di Pesaro che si occupano sia di gatti che di cani in maniera eccellente.
Digressioni sul mondo delle associazioni in Italia a parte: otto dicembre.