Review: Laura Mercier Caviar Stick Eye Colour in Rose Gold & Cocoa

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Se penso all’umore con cui ho scritto gli ultimi post pubblicati e quello con cui sto scrivendo questo mi sembra di essere veramente su un altro pianeta.
Chi mi segue sui social saprà che sono riuscita a rientrare in Italia -con il supporto prezioso del consolato italiano a Lugano- e sono in autoquarantena in mansarda dopo aver fatto i miei bei giorni chiusa in casa in Svizzera.
Essere comunque più vicina alla mia famiglia mi è di infinito conforto e mi sento estremamente fortunata.
Oggi vi parlo di ombretti in crema, però!

Review: Trend It Up Brow Gel Filler

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Oggi parliamo di un prodotto che ho buttato nel cestino del DM senza grandi aspettative ma di cui mi sono follemente innamorata, il Brow Gel Filler di Trend It Up.
Ora, sopracciglia. Dopo averle massacrate come più o meno tutte le mie coetanee alle medie le ho portate a una forma che mi piace parecchio. O almeno, lo avevo fatto.
Poi ho fatto l’errore di tornare dalla mia estetista storica che sicuramente mi fa una ceretta indolore all’inguine ma che è anche rimasta agli anni ’90 per quanto riguarda le sopracciglia e me le ha fatte veramente TROPPO sottili. Lo so, tremendo.
Uno dei lati positivi di questa quarantena è che posso farle crescere e stanno tornando quasi perfette, dio benedica la loro rapidissima crescita.
Mi piace dedicarmi alle sopracciglia più che al resto del makeup, forse perché sto invecchiando e non mi piace più farmi smokey pesantissimi alle sei di mattina.
Quando ho tempo il modo migliore per riempirle al meglio e dare  una forma che mi piace è decisamente utilizzare i Brow Pot di Nabla Cosmetics  o il Dip Brow di Anastasia Beverly Hills.
Negli ultimi mesi però il tempo era scarso e avere un altro pennello per eseguire il compito mi avrebbe occupato ulteriore spazio che non avevo.
Questo prodottino da 2,95 mi ha letteralmente salvata e adesso ve ne parlo nel dettaglio.

“Colpisce solo i vecchi” storie di nonne e nonni

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I nonni da parte di mia mamma hanno vissuto -fino alla loro morte qualche anno fa-in Sicilia, li vedevo giusto d’estate. Non abbiamo mai avuto un grandissimo rapporto, un po’ perché non ci vedevamo e un po’ perché non avevamo grande affinità. Avevo un legame leggermente più significativo con mio nonno, molto orgoglioso della mia passione per la lettura e che ad ogni nostro arrivo a giugno portava me in libreria e mio fratello dal suo barbiere a tagliare i capelli.
Da parte di mio padre rapporti ancora meno presenti. Mio nonno è morto quando ero alle elementari, con mia nonna non ho parlato praticamente mai perché ha praticamente smesso di parlare in inglese e in generale non è mai stata particolarmente propensa a farlo.
Avevo un buco a forma di nonni nella mia vita? Forse.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Little things that make me happy

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Io non sono per la positività a tutti i costi in ogni situazione, lo trovo un atteggiamento spesso controproducente.

 


Però cercare in questo mare di merda delle piccole cose che ci fanno sorridere è importante per aiutarmi ad alzarmi al mattino.
 


Non è una lista per pensare che c’è chi sta peggio (perché lo so e mi logoro per tutto quello che vorrei fare ma non posso) né per essere grata di avere un tetto sopra la testa perché lo sono ogni giorno e in qualsiasi situazione, senza aver bisogno di questo periodo per ricordarmene.
 


Sono le piccole cose che mi fanno sorridere in quarantena, un promemoria per me stessa da rileggermi domattina prima di fare un bel respiro e alzarmi.
 

Wishlist: Accessories

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Ho visto che il post wishlist per il mio guardaroba  ha avuto veramente tantissime visite e onestamente non l’avrei mai immaginato. Visto che il materiale da fotografare nella situazione in cui siamo scarseggia abbastanza ho pensato di farne un altro simile ma questa volta concentrato sugli accessori. Ho anche l’ardente desiderio di dare fuoco a tutti i vestiti che sto mettendo in questi giorni quando tutto questo finirà perché ho la nausea di vedermeli addosso ma soprattutto quello di ricominciare a mettere mille braccialetti anelli orecchini e così via. Profondo, mi rendo conto.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Crazy Sciacquetta Edition – Detersivi per la lavatrice e Consigli

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Se mi seguite sui social sapete giù che fare la lavatrice è una delle cose che amo di più al mondo. C’è qualcosa che mi tranquillizza profondamente nel non avere panni da lavare e nel tirare fuori le cose caldine dall’asciugatrice.
Cerco di non farne troppe perché mi rendo conto che sia uno spreco ma se fosse per me ne farei una al giorno. Lo so, ho dei problemi, andiamo oltre.
Oggi (a grande richiesta!) faccio un post a riguardo che mi sembra di aver capito che ne stanno facendo un po’ di più anche quelli che normalmente sono persone normali e non pazzi come me.

Un beauty da viaggio che è diventato tutto il mio stash: prodotti preferiti della quarantena

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In questo periodo avrei voluto altri post sulla mia collezione makeup divisa per settori come avevo già iniziato a fare ma come vi ho già noiosamente detto più volte al momento la mia vita è un po’ sottosopra. Sono a Lugano in un residence e il mio stash è limitato ai due beauty da viaggio che avevo con me quando sono tornata da Bergamo, con la premessa che avrei poi piano piano portato più cose.
Quello che è certo è che questi prodotti sono tutti iper testati e mi piacciono moltissimo quindi sono tutti super consigliati. Non posso dire di utilizzarli tutti ogni giorno perché onestamente non mi viene da fare una full face ogni mattina per vedere il muro ma riempio sempre le sopracciglia, metto un pochino di mascara e di matita giusto per non sembrare morta durante le videochiamate. I pennelli sembrano sofferenti ma no, li avevo solo appena lavati e stavano asciugando, magari ci faccio un post a parte. 

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: L’unico haul che posso fare al momento, la spesa

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Se già prima non compravo cose superflue praticamente mai immaginatevi ora in quarantena. Quindi oggi vi faccio vedere la mia interessantissima e gustosissima spesa (la parte di Rajiv era molto più interessante ovviamente).
Varie difficoltà a causa di:
-la mia alimentazione (non mangio carne e latticini)
-la mia incapacità a cucinare, con grande tristezza di mia madre
-la mia attuale casa che non ha tutte le mie cose (niente forno, niente frullatore, minipimer, forno)
-la frutta e la verdura in questo paese nella maggior parte dei casi a me non piacciono granché a meno di non spendere cifre pazze e io ne mangio tante di norma
-il supermercato, Aldi, praticamente saccheggiato, non ho trovato diverse altre cose che avrei voluto
-gli attacchi di panico mentre cercavo le cose perché hey, non vogliamo farci mancare niente.
A casa avevo già: limoni, yogurt bianco senza lattosio, quark senza lattosio, altro tonno in scatola, ceci superstiti -sono una delle cose che amo di più al mondo, senape, olio, uova, sale, farina, gallette di mais e sicuramente qualcos’altro che al momento dimentico. Questo post ha l’unica utilità di farmi passare il tempo che o così o sbatto la testa al muro, non aspettatevi contenuti che vi stravolgano la vita.

Review: Massaggiatore Cuoio Capelluto (di un colore improbabile)

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Guardo i video su YouTube a tema beauty sempre più raramente, devo dire che la maggior parte mi annoiano parecchio. Ci sono chiaramente delle eccezioni (ciao Fra) e tendenzialmente delle persone che ancora seguo mi fido tantissimo. Tra queste c’è Ornella che, maledetta lei, mi fa venire voglia di comprare tutto quello che mostra. Ornè, non ho soldi adesso, basta!
Tra le cose che ha mostrato e che però rientrano nel mio budget c’era questo massaggiatore per il cuoio capelluto e quindi eccolo qua.
Lei l’ha acquistato su Amazon  -ho visto questo– e io invece l’ho preso su Aliexpress per una cifra ridicola e per quello che serve penso vada bene uguale.