Wishlist: Food I’d like to eat

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Io sapevo benissimo di non saper fare da mangiare anche prima di questa quarantena. Però sono moderatamente fiera di me perché mi sono sforzata minimamente per cercare di creare qualcosa di commestibile e non affidarmi a pasti pronti che farebbero inorridire mia mamma. 
 


Non vi mentirò dicendo che sono diventata una cuoca provetta perché alcune cose avrei preferito digiunare che mangiarle ma sicuramente mi è venuta nostalgia di un sacco di posti dove mangio molto bene.
 


Sto scrivendo un post al giorno e mi rendo conto che i post siano piuttosto random ma per me è veramente terapeutico mettermi qui e scrivere. Insomma se vi state chiedendo cosa non vedo l’ora di mangiare ma più che altro dove non vedo l’ora di andare a mangiare questo è il post che fa per voi (lo leggerà giusto mia madre).
 


My Stash: Bronzer

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Continua il nostro viaggio nel mio stash.
 


Oggi parliamo di bronzer, una delle categorie di prodotti che probabilmente viene meno usata da me da sempre.
 


Non sono mai stata una fan dell’abbronzatura ad ogni costo (anche se in questi giorni sto diverso tempo sdraiata al sole ma questo lo faccio per il mio benessere mentale) e quindi nemmeno dei prodotti che la simulano.
 


Negli ultimi tempi però ho ricominciato ad apprezzare i bronzer, forse anche perché non mi sembra di avere un colorito particolarmente vivo e quindi mi aiutano a simulare.
 


Books: Eleanor Oliphant is completely fine

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Eleanor Oliphant is completely fine
di Gail Honeyman
Questo è un libro che ho letto in mezza giornata sul terrazzo, al momento ho riscoperto le gioie di prendere il sole e con internet che qui non va tantissimo non posso bloccarmi su Netflix per delle ore. Meglio così devo dire, sono felice di passare del tempo tra i libri che rimangono uno dei miei amori più grandi della mia vita.
Sto rileggendo libri che ho letto mille volte ma anche leggendo quelli che avevo abbandonato nella libreria da mesi, questo è uno di quelli .
Eleanor Oliphant is completely fine è un libro che non sono sicura che mi sia piaciuto del tutto.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Cry Baby, Cry Baby, Cry Baby

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Io piango sempre. Specifichiamo, non passo le giornate a piangere ma mi commuovo facilmente.

 


In questo periodo di notizie orrende però -che arrivano dai social, dalle notizie sui telegiornali e dalle persone vicino a me- per la prima volta nella mia vita faccio fatica a piangere.
 


Ho praticamente sempre il magone però, sono lì con il cuore in gola e mi viene tanto da piangere ma cavoli non ci riesco.
 


Ci sono però una serie di video che riescono SEMPRE  a farmi singhiozzare e a farmi sentire quasi meglio dopo, almeno sfogata ecco. Poi non dura molto però ecco, okay.
 


Chi l’avrebbe detto che avrei scritto un post su quello che mi fa piangere, che strani tempi amici.
 


My Stash: Blush

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Continua il viaggio nel mio stash di makeup, molto emozionante mi rendo conto.


Oggi parliamo di blush o fard che dir si voglia. Anni fa avevo una vera e propria passione per questa categoria di prodotti, la mia collezione era notevolmente più fornita ma ne ho regalati tantissimi perché insomma, ho solo una faccia. Con il tempo mi sono resa conto che diverse volte salto questo passaggio mentre invece non salto mai la fase contouring. In questi giorni di quarantena sto giocando un po’ di più con il trucco e mi rendo conto che sì, forse dovrei metterlo ogni volta.


Non parlerò di ogni singolo prodotto perché se no dovrei tenervi qua per ore e immagino abbiate di meglio da fare, fosse anche solo sistemare il cassetto delle mutande. 


My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Piano piano

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Sto vivendo questa quarantena in una condizione di incredibile privilegio.
Perché non devo mettermi a rischio, perché mi viene chiesto di stare solo a casa e per quanto mi pesi sono sicuramente molto più fortunata di tante, troppe altre persone.
Ero fortunata -e me lo ripetevo anche se mi lamentavo!- anche quando ero a Lugano lontana dai miei, dal mio cane, in uno spazio mini e con mio fratello con cui a breve ci saremmo sgozzati, figuriamoci ora che sono a casa dei miei con un terrazzo enorme, tutte le mie cose e la prospettiva di un giardino appena finirò l’autoisolamento preventivo in mansarda.
Però non è comunque facile, nonostante l’innegabile privilegio. Quando sento i miei amici la cosa che ripeto loro più spesso è “piano piano”. Non sappiamo quando finirà, come saremo noi quando usciremo. Non possiamo mettere fretta a nessuno e nemmeno a noi stesi. Piano piano.

Empties! -62-

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Prodotti finiti!
In questa quarantena o state consumando chili di creme e maschere viso o ne state comprando altre quando andate a fare la spesa come stress relief.
Io anche se non comprassi più nulla sarei a posto, sia per il makeup che per la skincare. Sono tristemente sprovvista di scrub sia corpo che viso ma me la sto cavando egregiamente facendoli in casa -niente di particolare, giro due ingredienti in un contenitore praticamente-.
Come vi ho raccontato in qualche post fa io continuo a truccarmi, un po’ anche perché mi aiuta a essere più costante con la skincare. Rischio a un certo punto di finire lo struccante di cui temo di non avere scorta ma poi ci pensiamo.

Aspettative, esclusività e disastri annunciati

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Prima della quarantena ho conosciuto un uomo che mi piace davvero, cosa che non accadeva da così tanto tempo che quasi non ho capito bene che strane emozioni stessi provando. Ma proprio immediatamente prima, con il solito pessimo tempismo caratteristico della mia vita che mi fa pensare di essere particolarmente antipatica a qualche divinità.
Il post di oggi non parla di quello che -non- c’è stato tra di noi perché non sarebbe rispettoso nei suoi confronti anche se non mi legge ma nemmeno nei miei, questa non è la colonna di Carrie in SATC e io ormai metto solo sneakers e niente tacchi.
Il post di oggi parla di come il passato ci incasini il presente e di come camminare sulle uova sia inutile e forse è meglio prenderle e lanciarle contro dei vetri.

My Stash: Contouring Products

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Continua la mia serie di post sui prodotti della mia collezione. Sto cercando di farlo con ordine, oggi iniziamo a parlare di polveri viso per completare il discorso della base.
 


In questo post vi parlo di quello che utilizzo per il contouring e nei prossimi giorni parleremo di blush, bronzer e illuminanti.
 


Per me il contouring è veramente una parte del mio trucco di tutti i giorni, a volte super leggero e quando invece mi trucco di tutto punto ci vado giù pesante con un santino delle Kardashian davanti.
 


Ne sono innamorata da anni, ve ne avevo già parlato qui, e la passione non mi è passata.
 


My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Possiamo truccarci? Possiamo parlare di rossetti? Siamo insensibili?

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Qualche giorno fa mi sono infilata in una discussione veramente poco piacevole su twitter. È una cosa che non mi succede quasi mai, non tanto perché io non abbia opinioni spesso impopolari ma perché tendo a farmi gli affari miei. Si vede che il clima della quarantena però mi ha dato la testa e sono sicuramente molto meno paziente del solito e quindi sono impazzita. 
 


Senza annoiarvi a morte: è nato tutto dalla foto di un nuovo eyeliner postato da una ragazza che seguo, io l’ho commentata, un’altra ancora ha commentato che siamo delle incoscienti a incoraggiare le persone a comprare data la situazione (innegabilmente) tragica che sta vivendo il mondo in questo momento.
 


Da lì la discussione è ovviamente degenerata e io se avessi avuto degli orecchini me li sarei tolti.
 


Siamo ovviamente anche arrivati al solito discorso sempre attuale per cui se ti trucchi non devi essere una cima ma io di quello ho già parlato anni fa e non voglio ripetermi e annoiarvi.
 


Oggi però vorrei parlarvi del makeup 😃😃😃 in quarantena 😐😐😐 (citazioni per pochi). Pronte? Via.