Il 2019 è stato un anno di merda.
Qualche settimana fa durante uno di quelli che è stato uno dei pochi momenti belli in questi mesi infernali ho finalmente conosciuto dal vivo una persona meravigliosa che conosciuto grazie al blog.
Ho imparato a non dire “va tutto benissimooooo” (non vuol dire che io racconti tutti i cazzi miei alla gente che non conosco, sia chiaro) e quindi le ho detto che insomma no, il 2019 non è stato un bell’anno.
Lei si è detta stupita perché ecco su instagram sembro felice NO, È UNA BUGIA.
A me non piace parlare dei miei fatti privati nel dettaglio sull’internet, mi posso lamentare su twitter molto a lungo di minchiate ma non direi mai esattamente che mi succede.
Ho fatto molta fatica per anni anche ad aprirmi con le persone a cui voglio bene, la paura di annoiare o essere inopportuna è sempre enorme nel mio stupido cervello. Ora un pochino ci riesco ma l’anno di merda rimane.
La cosa più brutta di questi mesi probabilmente è stata il mio non riuscire più a vedere il lato positivo, far troppa fatica a cercare di andare avanti nonostante tutto.
Lo faccio comunque perché devo e perché non fuggirei mai dalle mie responsabilità ma ogni volta che cerco di tirarmi su e succede l’ennesima cosa brutta è sempre più difficile tornare a dire “okay, ce la facciamo”.
A questo si unisce l’esigenza di non far preoccupare i miei più di quel che già non siano, il mio sentirmi schifosamente sola, le persone che più amo lontane da me.
Ho sempre più ansia, faccio fatica a uscire di casa al mattino, ho la tachicardia costantemente, ho dei comportamenti da disturbo ossessivo compulsivo che vanno ben oltre il “devo avere tutto in ordine” e che faccio fatica a contenere.
Mi sento sempre più impotente e spaventata, questa è la verità.
Io lo so che l’anno nuovo razionalmente non cambia niente in automatico, lo so benissimo che è solo una scritta sul calendario.
Però ho disperatamente bisogno di credere che le cose andranno meglio e che si sistemerà tutto. Quindi scelgo di credere che visto che oggi leggo 1 gennaio 2020 si sistemerà tutto, le situazioni saranno meno difficili, vedrò i miei tranquilli, mio fratello sorriderà di più.
Non mi va di scrivere buoni propositi. Mi sento invece di promettere a me stessa di mantenere le buone abitudini anche nei momenti più difficili. Mi prometto di continuare a meditare, dormire a sufficienza, mangiare bene, allenarmi perché mi fa bene al cuore più che al culo, continuare a leggere tantissimo.
Vi auguro dodici mesi pieni di amore e senza paura e se va male vi prometto che tutto si sistemerà. Non lo so veramente, non lo so neanche per me stessa ma ho bisogno di pensarlo e continuare a sperarlo per riuscire ad alzarmi al mattino.
Auguri amici miei.
Potrei aver scritto io questo post. E mi dispiace tanto, perché conosco perfettamente quello squarcio che senti dentro, la solitudine, il dolore, l'ansia… spero che tu abbia qualcuno che ti sta vicino, che ti chiede come stai volendo sentire la risposta, che ti ascolta senza giudicare, che ti consola senza fare a gara a chi soffre di più o a quale dolore sia più grande. E spero davvero che questo 2020 sia migliore, lo devo credere per me stessa, per trovare la forza di alzarmi al mattino.
Ti abbraccio.
Io ho il problema che faccio tanta fatica a parlare, anche con chi mi sta vicino.
Lo spero tanto per entrambe tesoro e ti abbraccio forte
In questi giorni, pensando a quale potesse essere la cosa migliore che io abbia fatto nel 2019, ho messo al primo posto iniziare con la terapia dalla psicologa. È faticoso come correre una maratona e ti fa soffrire come vedere un cucciolo abbandonato, ogni volta che vado lì; ma vedere dei segni di crescita e miglioramento nel gestire le mie emozioni e la mia vita, è impagabile. So che non tutti la condividono come strada, ma io posso soltanto consigliarla, e ovviamente augurarti un 2020 sereno
È un consiglio che prendo a cuore e che spero di poter mettere in atto al più presto 🙂
Ti auguro serenità e benessere, Suhrya. E se dovessi sentirti ancora più giù, magari considera l'idea di poterne parlare con qualcuno, un professionista magari. So che lo stigma dello psicologo è forte, lo so bene, ma magari poter parlare a ruota libera di ciò che ti frulla in testa potrebbe alleviare un po' la grande tensione che senti.
Anche il mio 2019 non è stato grandioso, ho sofferto e pianto molto. Ma accolgo il tuo augurio che, nonostante le cose vadano di merda, tutto si sistema. Ci spero, lo spero. Un bacio gigantesco a te e la tua famiglia. :*
Senza entrare nei dettagli: è una cosa che vorrei fare (e ho già fatto in passato) ma che per adesso non posso fare, spero di poterlo fare prima possibile.
Un bacio enorme dolce Silvia