La perfetta vita dei social e l’invidia delle fitness model.

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Mi sveglio, Choclatim mi prende a musate perché vuole uscire.
Mi infilo i leggings, lavo i denti mentre metto la pettorina alla bestia. Esco con il cappotto e gli occhiali da sole, anche alle 6:30 di mattina, mi trascino al parco sotto casa.
Torno dentro, metto le cose per allenarmi, dò da mangiare al cane.
Faccio il tapis roulant, i miei esercizi. Doccia al volo, mi vesto mentre Choclatim si agita perché capisce che stiamo per uscire, mi trucco mentre raccatto la spazzatura e corro al ristorante a bere il primo caffè della giornata.
In tutto questo dò almeno un’occhiata ad instagram twitter e facebook.
Guardo i video delle morning routine, vedo le fitness model che sono fighe da impazzire anche post allenamento.

La vita mostrata sui social è alterata, perfezionata e modificata al punto da essere semplicemente meravigliosa.

C’è un vero e proprio movimento di protesta per questa -finta- perfezione ostentata. Le mie amate fitness model hanno iniziato a mettere foto motivazionali dopo mangiato, in cui fanno vedere che hey, anche loro non sono sempre al meglio.
Sono stati lanciati hashtag per boicottare questa vita patinata a tutti i costi, mostrata in ogni timeline.
Si borbotta che insomma, nessuno ha una vita sempre a prova di instagram, nessuno si sveglia con i fiori freschi sul comodino.
A me i social piacciono anche se sono finti.
A me piace aprire instagram e vedere foto belle, posti belli, ragazze bellissime, case perfette.
Io non metto foto quando ho la casa uno schifo, i vestiti da lavare. Non metto selfie a fine giornata quando ho la faccia stravolta e dei capelli di merda.
Non sento il bisogno di vedere che anche dietro agli account tutti monstera e rossetto applicato alla perfezione c’è il caos.
Tra le critiche a questo modo di comportarsi online c’è il rischio di rovinare intere generazioni.
I pre adolescenti potrebbero essere traumatizzati e portati ad avere aspettative troppo alte sulla vita adulta?
A me questo sembra un atteggiamento estremamente riduttivo, onestamente. Come quando si imputano i disturbi alimentari alle modelle in passerella, ecco.
Certo, i social possono influenzare -come si auspicano anche le aziende che spendono bei soldi per comparire su tutte le TL tra l’altro- ma così come lo fanno riviste programmi tv e so on. Si spera sempre che non siano le uniche influenze sulle vite delle giovani menti, ecco.
Quando un lato debole viene effettivamente mostrato anche da chi ha un seguito derivato proprio dall’ostentazione di una vita perfetta le reazioni a me quasi mai piacciono.
Chiara Ferragni ha recentemente  avuto un brutto spavento in gravidanza e dio, quanta cattiveria sotto alle foto.
Ha condiviso una debolezza e sì, c’è stato del supporto ma anche così tanto schifo.
Io non posso non pensare che tante volte il voler vedere una vita perfetta che non lo è poi così tanto sta più nel voler godere del dolore altrui per sentirsi meglio con le proprie vite imperfette.
Io apro instagram e scorro foto su foto di momenti bellissimi. Mi fanno venire voglia di provare posti nuovi per mangiare, provare un nuovo colore di rossetto, comprare qualcosa per la casa, spostare il divano, allenarmi ancora di più anche se non avrò mai addominali di acciaio.
Non ho una vita piena di momenti bellissimi, non solo. Però scelgo di condividere quelli, perché quelli tristi me li ricordo senza bisogno di instagrammarli.
Io non condanno -ovviamente- la scelta di condividere anche cose negative. Io scelgo di non farlo su instagram, ogni tanto scrivo qualcosa sul blog e qualche sfogo su twitter ma ognuno gestisce il suo dolore come meglio crede.
Però, vi prego, basta criticare chi fa vedere solo cose belle.
La preadolescenza l’abbiamo passata -per fortuna-.
La coppia bellissima che sorride in ogni foto sia sicuramente a volte litiga com’è umano che sia, le fitness model si fanno un culo della madonna per avere quei corpi, la cucina perfetta a volte è sporca, anche la mua più brava almeno una volta nella vita avrà sbagliato a mettersi l’eye-liner.
Invece di guardare con odio la vostra timeline e chiedervi perché le vostre vite non sono così meravigliose  ricordatevi che no, non sono sempre e solo rose e fiori neanche le loro.
E soprattutto che sebbene nemmeno le vostre lo saranno mai potreste sicuramente far qualcosa per migliorarle, fosse anche solo copiare il tutorial di una treccia.

4 Comments

  1. Linda says:

    ❤❤

  2. Irresponsible Heroine says:

    Concordo su tutta la linea! Che noia questa storia, davvero. Su instagram preferisco vedere una casa perfettamente arredata, per pensare 'oh, magari potrei fare qualcosa di simile da me', o una tipa con i capelli perfettamente acconciati, per provarci anch'io.
    E' la stessa identica cosa delle riviste, solo che la gente ancora non capisce che anche le foto sui social sono attentamente selezionate.
    E se magari gli adolescenti avessero qualcuno che gli sta dietro nella vita reale, non dovrebbero affidarsi solo ai social per avere delle guide!
    Bacini ♥

  3. Kitty-the-cat says:

    Concordo anch'io! un minimo di senso critico per avere consapevolezza che si sta guardando (e scegliendo di guardare) una realtà selezionata. poi se abbiamo bisogno di vedere lo schifo, lo si trova facilmente , mica c'è da arrabbiarsi sotto alle foto o ai post.

  4. Unknown says:

    "E soprattutto che sebbene nemmeno le vostre lo saranno mai potreste sicuramente far qualcosa per migliorarle, fosse anche solo copiare il tutorial di una treccia." Hai detto proprio l'unica cosa che non sono mai riuscita a imitare (nonostante innumerevoli sforzi nel credermi Lagertha di Vikings) e che mi fa credere di avere due mani sinistre!

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