I ricordi di Facebook non li guardo mai.
Quando pubblicavo tanto avevo forse boh, quindici anni, quindi oltre a stati oltremodo cringe in cui mi lamento delle versioni di greco non c’è molto altro.
Per Instagram è un’altra storia invece.
Ci sono i miei ricordi più recenti, le foto che ho pensato di pubblicare credendo che sì, ne valesse la pena di fissare quel momento lì.
Oltre a tutta la parte di vita da beauty blogger che mi fa dire “ah sì, otto anni fa usavo questo fondotinta Nars chissà se lo fanno ancora” c’è tutta la mia vita un po’ più recente.
È bello vedere alcune cose, è bello vedere il mio cagnolino quando era più piccolo, è bello ricordare alcune vacanze.
È meno bello rivivere dei momenti a cui non vorrei pensare mai più. Perché magari è solo una foto allo specchio ma ho questa memoria fantastica purtroppo per cui mi ricordo come stavo quando ho fatto quella foto, cos’era successo quel giorno.
Poi nonostante la mia memoria ottima c’è questa cosa per cui tendo ad ingannarmi e a fingere che alcune cose brutte non erano poi così brutte e che forse andava bene così.
Rivedo Lugano e vorrei il potere di tornare indietro e la forza di fare scelte diverse, rivedo foto innocue di colazioni e giardini e solo a pensare alle giornate attorno mi sento male.
Insomma, non benissimo.
Sono giorni impegnativi, sia nel bene che nel male.
Sto costruendo un futuro solido e in cui sto bene ma il passato, purtroppo non solo nei ricordi di instagram, mi fa stare sveglia la notte con la consapevolezza che tanto no, non posso tornare indietro.
Mi auguro d’ora in poi di pubblicare stupide foto innocue che tra qualche anno rivedrò potendone sorridere, quello sì.
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