È il 2020 e una notizia (boh) del genere domina ancora i social e sicuramente se potessimo andare dal parrucchiere sarebbe un evento molto commentato.
Volevo scrivere un post sul fragile equilibrio dopo aver perso un tot di chili, argomento che negli anni ho già affrontato e che se mi seguite da un po’ sapete starmi molto a cuore.
Poi una persona famosa dimagrisce tanto e io leggo centinaia di commenti demenziali e vorrei sbattere la testa al muro.
Come ha scritto una persona che ammiro molto se non siete passate in una determinata sensazione di cambiamento di peso importante non avete idea di come ci si senta.
Non è presunzione, davvero. Io mi rendo conto che prima di dimagrire quei quindici e qualcosa (non mi peso da due anni, un giorno vi parlo anche di questo) avevo molte meno paranoie.
Non mi vedevo poi così male, rimorchiavo molto di più. Il mio problema più grave era il trovare dei vestiti che mi piacessero perché quando ero teenager io non c’era così tanta body positivity, curvy love e altre cose che vendevano bene e che erano una buona scusa per i negozi per fare soldi.
Quando sono dimagrita effettivamente mi vedevo meglio ma ho anche scoperto di avere molti più difetti di quel che pensassi.
Se prima avevo uno-due punti deboli che camuffavo poi mi sono resa conto di averne decine.
Ho passato quasi tre anni ad auto punirmi mangiando come un uccellino, ammazzandomi di corsa e facendomi schifo ogni giorno di più.
Due anni fa ho avuto un incontro che mi ha cambiato la vita, ve ne ho parlato qui. Da quel momento è stato tutto sereno e felice? No!
Continuo ad avere un rapporto difficile e pieno di conflitto con il mio corpo e con il cibo.
Mi aiuta molto aver imparato ad alimentarmi come si deve e aver trovato un tipo di allenamento che mi dà dei risultati senza necessariamente dovermi uccidere di fatica.
Tutti i giorni inseguo l’equilibrio, quello che mi permette di mangiare qualcosa che non dovrei (che poi potremmo a lungo parlare di dovere quando si tratta di alimentazione) una sera senza mettermi a piangere dopo.
Negli ultimi mesi piuttosto difficili il mio rapporto sano con la coppia cibo-sport si era andato a fare benedire. Mangiavo male, stavo molto di sotto la soglia di calorie sensate per una donna adulta per compensare il fatto che mangiassi male, non mi allenavo e camminavo quasi zero.
L’uno marzo ho faticosamente iniziato un nuovo percorso di vita e ho ripreso in mano anche il mio corpo nella sua totalità.
Ora mi guardo allo specchio nuda e mi vado bene, mi riconosco, mi rendo conto che non è che avessi messo su dieci chili in due mesi, ero solo gonfia e molle e sicuramente non particolarmente gentile con me stessa.
Essere riuscita a farlo senza farlo nuovamente diventare un’ossessione pazzesca come in passato mi riempie il cuore di gioia.
Continuo a trovarmi una marea di difetti e a volte spesso vorrei solo molti soldi da gettare a un chirurgo per farmi aprire con un bisturi e sistemare qualsiasi cosa? Sono spesso tentata di tornare a una dieta da fame? Mi sento una merda quando vedo ragazze che seguo che si allenano cento volte quanto lo faccio io e allora mi dico che è solo colpa mia se ho ancora dei difetti e che potrei e dovrei fare di meglio? Sì, a tutto.
Riesco anche ad essere sufficientemente lucida da capire che non è la soluzione è che la cosa che veramente conta è che io mi prenda cura di me stessa e del mio corpo e con amore.
Tutto molto bello, fino a che rimango nella mia bolla fatta da me e delle persone di cui mi fido.
Poi però si parla di Adele e di come si sia finalmente realizzata ora che è dimagrita, di come stia bene ora.
Io lo so che non devo farmi condizionare dalla società e che viviamo in un mondo grassofobico e che la diet culture è pericolosa, razionalmente so tutto.
Però ecco, ogni volta che leggo qualche cazzata sul peso o più generalmente sul corpo di un’altra donna vorrei un pochino nascondere la testa sotto a un cuscino.
È come se ogni volta quell’equilibrio che sto cercando mi sfuggisse un po’ di più. Lo so che probabilmente vuol dire che è ancora lontano e devo impegnarmi di più per smettere di essere in conflitto con me stessa e che dipende solo da me.
Eppure eccoci qua, 7 maggio 2020 e invece di chiederci quando Adele e Rihanna ci benediranno con un nuovo album ci chiediamo come hanno fatto a dimagrire e perché sono ingrassate.
Quell'ultima frase del post mi manda ai matti!! Adele, dalla voce che spacca i vetri, e che cosa la definisce? Il peso sulla bilancia. MAMINCHIA!!! Anche io esco da una perdita di 16 kg e conseguenti problemi di assestamento, dunque capisco benissimo ogni tua affermazione in questo post e la condivido perché le stesse identiche cose le penso e me le ripeto ogni giorno anche io.
Poi però mi ricordo di essere clemente con me stessa. Tanto con la Silvia fisica che vedo allo specchio, tanto con la Silvia che scorgo nei miei occhi. La clemenza con noi stessi è ciò che ci salva dal giudizio, non degli altri, ma di noi stessi, secondo me. Baci sparsi, tesoro! <3
Sil io ho seguito il tuo percorso e mi sembra tu l'abbia eseguito in maniera molto più serena ed equilibrata di me, sono molto orgogliosa.
E sì, la clemenza ci salva <3
Anch'io ho ricevuto la foto di Adele da un paio di persone e in realtà il nostro commento è stato più che altro stupirci di quanto fosse diversa ora. Diversa, non migliore né peggiore. Questo è il punto secondo me. Anch'io ho attraversato periodo difficili con cibo e diete ecc e capisco bene e al tempo ho seguito tutto il tuo percorso. Bisognerebbe semplicemente smetterla di giudicare la gente dal fisico, dal magro, dal grasso. Come anche tutto questo parlare della quarantena e di quanto si sarà grassi dopo. MA ANCHE BASTA!
Grazie davvero di parlarne con sensibilità e nozione di causa.
Diversa, assolutamente vero. Senza giudizi, che non sta sicuramente a noi!
Grazie a te di cuore <3