OKAY IL TITOLO È CLICKBAIT.
Certo che l’algoritmo esiste, certo che l’hanno studiato persone molto più intelligenti di me.
Un passo indietro.
Ciao, sono Suhrya, mi occupo di Social Media per lavoro e ogni giorno vedo sui social cose che mi fanno venire voglia di gettare tutti i miei dispositivi elettronici e dedicarmi all’apicoltura.
Non me ne lamento sui social perché sarebbe un loop infinito quindi me ne lamento sul mio blog che tanto ormai chi li legge i blog.
Dicevamo, l’algoritmo.
Esiste eccome, appunto.
Ma la marea di contenuti sull’algoritmo e sul come fregarlo/convincerlo/domarlo che vedete riversate su instagram e tik tok sono li per un motivo:
-convincervi che la persona che vi sta spiegando come fottere l’algoritmo lo sa fare alla perfezione e quindi dovete affidare i vostri canali a social a l*i, non importa di quanti clienti si occupi, se si sia mai occupato della vostra nicchia: saprà rendervi famosi
-convincervi che loro sanno come domarlo l’algoritmo e seguendo loro lo saprete anche voi e certo che poi questi video diventano virali (che poi virali non é esattamente questo ma andiamo oltre): vengono visti da chi spera di poter ottenere quello che ottengono loro
Ora, ci sono delle strategie sensate da attuare, ci sono dei modi per aggirarlo questo algoritmo.
Ma a meno che non lavoriate per Meta io tendo a dubitare che conosciate ogni segreto per fregare il suddetto.
Non fidatevi di chi vi offre segreti -non ve li offre, vi vende un corso marcio da 10 euro scritto con chat gpt- o da chi vi dice che con la sua gestione social supererete magicamente ogni ostacolo.
Se ve li gestite da soli -e si può fare– concentratevi su quello che mostrate e su come lo fate, facendo del vostro meglio. Se cercate un professionista che se ne occupi non fidatevi di quello che vi promette risultati strabilianti ma di chi sa lavorare con la vostra nicchia e vi ascolta.
Bene, sfogo finito, torno ai miei calendari editoriali di marzo e aprile!
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