Del rapporto con il cibo di ogni persona ci sarebbero da scrivere libri interi, altro che uno stupido post sul blog.
Conosco veramente pochissime persone che hanno un rapporto sano con il cibo. La premessa, come sempre, è che io non sono un medico e quindi vi parlo solo della mia esperienza personale.
Partiamo da come lo vivo io, il cibo.
Ho una madre bellissima e meravigliosa che cucina molto bene e che ci ha sempre fatti mangiare tutti tanto, con risvolti diversi per ogni figlio.
Per anni ho associato il cibo alla consolazione e all’amore, un modo per sfogarsi quando si è tristi/incazzati/soli -come tantissime altre persone del resto-.
Poi ho fatto una dieta abbastanza drastica che ha avuto ottimi risultati sul mio fisico, un po’ meno sul mio cervello.
Non è colpa della dieta in sé ma del mio modo di approcciarmi ad essa. Per un bel po’ dopo aver perso i chili che volevo perdere ho avuto un rapporto ancora più difficile con il cibo.
Non riuscivo a mangiare qualcosa che fosse fuori dalla lista di alimenti consentiti, vivevo con immensi sensi di colpa qualcosa extra dieta.
Sono riuscita a guarire del tutto e viverla in modo sano? No, non ancora.
Ho però fatto dei progressi enormi che mi consentono di viverla in modo decisamente più rilassata.
Un’altra premessa, per chi non lo sapesse già, è che io e mio fratello siamo proprietari di un ristorante. Questo vuol dire che mangio praticamente sempre lì -e che sono fortunatissima perché gli chef possono farmi da mangiare cose favolose anche con tutte le mie restrizioni e sfortunatissima perché vedo in continuazione piatti favolosi che però non mangio-.
Oggi vi racconto un po’ dei metodi che mi hanno aiutata a essere un po’ più serena, ecco.
- apparecchiatevi da instagram anche se non dovete fare foto. Questa è una cosa stupida da morire, lo so. Io tante volte mangio in piedi, in circa due minuti e mezzo. Anche le volte in cui riesco a fare un pasto a casa per mesi la situazione è stata simile, scaldavo una cosa in dodici secondi e la mangiavo quasi ancora dalla padella. Ecco, no. Prendetevi il tempo di apparecchiare la tavola carina. È una cosa stupida ma è bello, vi fa sorridere. Rende piacevole un momento che per x motivi non lo era più.
- strettamente legato al primo punto: prendetevi il tempo che ci vuole per mangiare con calma. Io tante volte davvero devo fare di corsa però cavoli, diventa un incubo. Il fatto di essere spesso costretta a mangiare veloce per motivi lavorativi comportava di fare veloce anche quando in realtà il tempo non mi mancava. Ora mi *costringo* a fare con calma, a godermi quello che mangio. Senza contare che quando facevo troppo in fretta inevitabilmente non digerivo -TMI scusate- portandomi ad associare sensazioni ancora più negative al cibo. Quindi: PIANO!
- non distraetevi -troppo-. Io sono da sola praticamente sempre, colazione pranzo e cena. Faccio colazione a casa con Choclatim spalmato sul divano, pranzo dopo il servizio a turno con mio fratello e idem la cena. Avevo/ho il bruttissimo vizio di leggere mentre mangio, da sempre. Il problema è che prima mangiavo da sola una volta ogni tanto mentre ora è la norma. Ancora peggio, ora uso il telefono e sto su facebook mentre mangio. Sto cercando di non usare niente o al massimo di leggere un libro che almeno mi distrae in modo diverso, ecco. Se mi sforzo di non fare altro che mangiare mi godo quello che ho davanti e anche se ho poco tempo non la vivo troppo male.
- usate le mani. Per questo io sono il peggior esempio di sempre in realtà, non so cucinare praticamente niente. Qualche giorno fa ho detto a uno dei miei chef che avrei voluto imparare a fare qualcosa e lui mi ha detto “devi imparare ad usare i coltelli” quindi ecco, temo di no. Prima o poi mi sforzo promesso. Però intanto mi sto sforzando di fare qualcosa per colazione che non siano le casa con la marmellata, qualcosa che implichi un minimo di sforzo. Sono diventata la più grande fan del frullato banana-latte di soia. Non ci vuole niente a farlo, lo so. Però implica che ci metta qualcosa di mio, che tocchi il cibo e non lo veda solo nel momento in cui è sul piatto. È stupido forse però mi aiuta.
- se mangiate qualcosa di più del solito non è necessariamente troppo. Io ho avuto dei momenti, nei mesi, di crisi se mangiavo qualcosa di troppo calorico o troppo di qualcosa ecc ecc. Finivo per privarmi sempre di ogni cosa ed è inutile che vi dica che non è un atteggiamento sano per la psiche, anzi. Faccio fatica a mangiare qualcosa di troppo fritto/pesante, avendo cambiato così tanto la mia alimentazione vuol dire che poi sto male per ore e neanche mi danno la soddisfazione sul momento. Quindi ora cerco di concedermi un paio di volte a settimana qualcosa di buono, senza esagerare perché so che poi mi gonfio e parte un circolo vizioso di pensieri negativi da cui non esco. Sul famoso quaderno degli esercizi ogni giorno scrivo anche com’è andata in termini di cibo. Mi sforzo di non scrivere mai che è andata male, piuttosto scrivo che non ho mangiato abbastanza proteine. Una cosa stupida, anche questa, però aiuta.
Questi sono consigli piccoli e di poche pretese. Penso però che potrebbero funzionare in diverse situazioni, sia che il vostro rapporto con il cibo vi porti a mangiarne troppo, troppo poco o male.
Mi è stato chiesto più volte di parlare di questo argomento (cibo e dieta in generale) e penso che questo possa essere un post relativamente utile.
Un post veramente utile invece potrebbe essere uno di ricette sane e buone rubate agli chef, quasi quasi..
E' difficile commentare questo post per me, perché è ancora difficile essere onesta con me stessa riguardo al mio rapporto con il cibo. Ci sto lavorando, duramente, e seriamente da un anno seguita da un meraviglioso nutrizionista, ma la strada è ancora lunga.
Bellissimo post, come sempre del resto. Ormai il tuo è praticamente l'unico – o uno dei pochissimi – blog che leggo e commento, sei sempre una ventata di aria fresca ed una grande fonte di ispirazione.
Parole sante cara Drama! Quando sono sola durante i pasti trascuro troppi aspetti, la tavola apparecchiata su tutto. E difficilmente mi concentro su quello che sto mangiando perché il telefono in quel momento li sembra più importante di tutto.
Cercherò di tenere a mente questo articolo la prossima volta!
Alcuni punti sono veri anche per me, anche se per me il rapporto problematico con il cibo è al contrario. La verità è che non si smette mai di lottare con i propri demoni.
In ogni caso se farai davvero un post con le ricette degli chef sarò super contenta. Vedendo le foto che fai su ig ho sempre una gran fame. Sono diventata una super appassionata di tartare grazie a te (giusto perchè prima le amavo un pochino meno) xD