Body Talk+Tuesday confessions

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A me piace rileggere i libri, da sempre. In mia difesa leggo veramente veloce e quindi non mi sento troppo in colpa.
Però ultimamente ho decisamente meno tempo e quindi tendo a rileggere meno.
Qualche giorno fa però stavo tornando da Milano in treno e guardavo i titoli sul kindle, mi è venuta voglia di rileggere It was me all along, di Andie Mitchell.
L’ho ridivorato, esattamente come la prima volta in cui l’ho letto.

-beauty- Blogging is dead, long live -beauty- Blogging.

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A settembre il mio blog ha compiuto sei anni.

 


Nel lontano 2011 c’erano già diversi blog di beauty italiani, non una marea ma c’erano. Si guadagnava già con questo magico mondo ma non così tanto e non così in tante e instagram, già nato, non tirava così tanto come ora da noi.
 


A me scrivere è sempre piaciuto, mettermi male l’eyeliner anche.
 


Condividere sul web qualche foto brutta e qualche pensiero poco in ordine mi è sembrata un’ottima idea.
 


Ho iniziato scrivendo solo in inglese, non sapevo neanche esistesse una beauty community in Italia.
 


Poi l’ho scoperta e mi ha donato tantissimo, delle amiche per cui darei il braccio su cui faccio gli swatch, delle collaborazioni con delle aziende che oltre ai PRODOTTI GRATIS mi hanno fatta sentire brava in qualcosa, cosa che qualche anno fa succedeva meno di ora.
 


Finding Balance and Bla Bla Bla

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La mia vita è molto bella ma piuttosto complicata.
Mi piace da impazzire il mio lavoro, su quello potrei aprire un blog a parte proprio, ma mi porta via tanto tempo e tantissime energie.


Per chi non lo sapesse, a dicembre del 2016 ho aperto un ristorante a Lugano insieme a mio fratello. Apriamo alle 7, facciamo anche delle favolose colazioni, e siamo aperti dal lunedì al venerdì.
 


Vi racconto un po’ le mie giornate.
 


26 things about me.

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odio asciugarmi i capelli, mi annoia come poche altre cose al mondo. Per evitare di uscire con un fungo in testa ho mille trucchi. ho imparato a camminare tenendomi i

About mom.

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Mia mamma finisce i rossetti.   Per anni ne ha usato uno di YSL aranciato e bellissimo, grandi tragedie quando è andato fuori produzione.  Non si trucca mai molto da

Summertime Sadness

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Sono tornata, woo.
Se mi seguite su instagram ma anche da qualche anno sul blog sapete già dove sono stata.
Tornare da quella che per me è sempre più casa non è facile, penso che sia per questo che appena atterrata mi sono presa una bella febbre a 39 e via, bloccata in casa.
La fine dell’estate, più spesso delle vacanze, non è mai semplicissima da affrontare.
Prima estate erano tre mesi di giri no stop, ora si è ridotto tutto a due settimane da vivere a duecento all’ora per non perdere nemmeno un momento. Va bene uguale, è bellissimo comunque.
Il post di oggi mi dà -e possibilmente anche a voi- qualche spunto per non farci soffocare dalla depressione e riprendere al meglio.

New NEW Home for Dummies pt. 4

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Il 15 novembre mi sono trasferita a Lugano e ho preso casa.
Piccola, molto piccola. Piano piano l’ho resa perfetta e me ne sono totalmente innamorata. In questa impresa non sono assolutamente riuscita da sola ma in grandissima parte grazie alla mia amica Alda che ha l’appartamento più bello del mondo che pinterest ciao ma questa è un’altra storia.
Poi.
A casa ho iniziato ad avere ospiti, a voler organizzare se non cene quantomeno ottimi aperitivi -ho una cultura sul vino ormai che mi rende proprio orgogliosa di me stessa-. Ho finalmente portato Choclatim che anche se è una palla di pelo un po’ di spazio lo occupa.
E niente, ho iniziato a pensare che avrei voluto una casa più grande. Non c’era fretta, anzi.
Però poi si è liberato l’appartamento più bello -almeno secondo me che poi è la cosa più importante, giusto?- dell’edificio e che fai, non dai un’occhiata?
Insomma, il primo settembre mi sposto di qualche piano.
Nuova serie di post quindi, compreso uno sul trasloco ye ye ye.

On Failure.

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Io ho passato anni a non provare cose nuove. Anni, letteralmente anni.  Lo sapete che mi sono rotta entrambi i polsi durante l’ora di ginnastica in quinta elementare? Ecco, forse

Read in case of crisis: 5 tips to face your worst day.

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Io penso di essere una delle persone più fortunate e sfortunate al mondo.
Sfortunata perché se penso a tutte le cose brutte che mi sono successe e le metto in fila mi sento male e mi faccio anche un po’ pena da sola.
Fortunata perché mi sono successe anche un sacco di cose favolose e per cui sono incredibilmente grata a qualsiasi divinità abbia deciso di proteggermi -sono piuttosto convinta che sia tu, Ganesha-.
In ogni caso, questo ultimo periodo non è esattamente facile per me.
Mi sono capitati piccoli bellissimi miracoli quotidiani ma anche qualche imprevisto che mi ha portata a lavorare circa sedici ore al giorno senza pause. Non mi lamento quanto potrei, preferisco avere giornate pienissime e pesanti fisicamente ma qualche brutta preoccupazione in meno.
Ecco, il post di oggi contiene qualche consiglio per affrontare al meglio le giornate che sembrano non finire mai.

Is this thing still on? What’s in my bag TAG

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Ma i post what’s in my bag si fanno ancora? Mi sento tanto nel 2010.
Questo tipo di argomento però mi è sempre piaciuto parecchio, sia affrontato sotto forma di video che di post.
Forse ha qualcosa a che fare con la curiosità femminile o con qualche altro recondito motivo psicologico ma non indagherò oltre, meglio non conoscere la propria psiche troppo profondamente.
In ogni caso, oggi blast from the past e vi faccio vedere cosa mi porto dietro nella mia borsa.