L’introspezione e altre cose spaventose.

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Questa mattina una delle persone più importanti della mia vita mi ha fatto delle domande molto difficili e personali a cui non avrei neanche voluto pensare, figuriamoci rispondere, e non solo perché erano le sette e mi stavo vestendo cercando di capire cosa mettermi con la pioggia battente che ha benedetto questo lunedì di luglio.
 


Io odio parlare di quello che penso e di quello che provo. 
 


Posso blaterare per ore di argomenti senza troppa importanza ma chiedetemi anche solo come sto aspettandovi una risposta onesta e mi manderete in crisi.
 


Mi sono resa conto però che in questi mesi le cose sono cambiate tanto -tanto per me, forse per una persona normale non è granché-.
 


Corsa, kettle e paranoia.

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Questo blog è partito come l’insieme dei pensieri sui miei rossetti preferiti ed è diventato molto di più. Grazie a questo spazio ho conosciuto alcune delle persone più importanti della mia vita, ho collaborato con aziende che mi piacciono tanto, ho imparato a parlare di me stessa che per me è circa la cosa più difficile del mondo.
Ho scritto tanto del mio rapporto non troppo sano con il cibo, dell’attività fisica, di come questa fosse diventata un’ossessione e di come mi stessi facendo del male.
È qualche giorno che voglio aggiornarvi sul mio rapporto con il mio corpo non perché io lo ritenga un argomento particolarmente interessante ma perché:
*costringermi a sedermi e a scriverne significa che sono costretta ad ascoltare quello che davvero provo.
*quando parlo di corpo, cibo, culo pesante, so che è molto più utile di quando parlo di fondotinta. Ricevo sempre dei messaggi che mi commuovono per la fiducia che riponete in me e perché se posso essere utile anche solo un pochino ne sono felice.

About Love.

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Oggi è San Valentino e io penso di non averne mai passato nessuno in quel modo classico e forse anche un po’ patetico da commedia americana, con la cena l’orsacchiotto di peluche i cioccolatini le rose rosse.
La mia massima ambizione è tornare a casa abbastanza presto da finire il mio libro e fare le coccole con Choclatim sul divano.

How To: Face your Fears (and Fail)

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Qualche giorno fa ho parlato con una delle mie persone preferite di paure, fallimenti, ansia e altri argomenti poco allegri.
Ne è uscita, come sempre con lui, una conversazione che mi ha fatto riflettere e che per questa volta avrei voglia di condividere.

Food, Guilt and Bla Bla Bla

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Il primo post del 2019 amici miei. 
Scrivo in questo spazio da quelle che mi sembrano decine di anni ma no, decisamente molto meno.
È stato il luogo dove ho documentato il mio percorso di dieta, la mia ossessione per la forma fisica perfetta, la neonata pace fatta con il cibo.
Ho fatto qualche riflessione negli ultimi giorni e mi andava di condividerla con voi, come sempre senza la pretesa di insegnarvi nulla ma con la voglia di parlare di qualcosa che mi sta a cuore.
Ricevo continuamente messaggi su questo argomento e la mia unica speranza è quella di aiutarvi in minima parte ad essere sereni, con un chilo di più o di meno.

2019: Goals.

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Un’immagine delle piante per aprire questo post perché le piante sono una delle cose più belle della mia vita e un obiettivo per il 2019, il 2020 e anche il 2037 è quello di continuare ad averne la casa piena.

 


Qualche giorno fa l’unica persona che è capace di farmi parlare anche di quello non vorrei parlare mai mi ha chiesto quali fossero i miei obiettivi per l’anno prossimo.
 


Non buoni propositi, sono già soddisfatta della mia vita nel quotidiano o almeno di come l’affronto.
 


Però ci sono dei traguardi un po’ più grandi, ora che tutti i “soliti” buoni propositi sono parte della mia routine quotidiana.
 


Quindi dicevo, me li ha chiesti e io mi sono imbarazzata perché ecco, mi sembravano stupidi. Il passo successivo, prima di realizzarli, è quello di scriverli e condividerli con voi e capire che non sono poi così stupidi e anche se lo fossero sono i miei.
 

 


2018&18 Lessons.

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È presto per i bilanci di fine anno? Non saprei, so che negli anni scorsi a questo punto di dicembre avrei già avuto pronto il post sui prodotti preferiti e sarei prontissima a parlarvi del mascara che mi è piaciuto più di tutti.
Questo 2018 però è stato diverso, con meno tempo per truccarmi. Se mi siedo a fare il conto delle cose che mi sono successe c’è un’infinità di merda, non c’è altro modo per definirla.
Allo stesso tempo ci sono state poche ma importanti fortune che lo rendono uno degli anni più significativi della mia vita.
Non voglio farmi dire “poverina” raccontandovi le mie sfighe né “che fortunata!” raccontando le cose belle. Ho voglia però di condividere quello che ho imparato quest’anno.

The fine art of everyday pampering.

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Ultimamente uno dei sogni aperti che faccio più spesso è quello di farmi un weekend in una spa. Per anni l’idea mi sembrava di una noia mortale e invece ora no, penso che poche cose sarebbero belle come stare sdraiata a farsi massaggiare.

 


Comunque.
 


I post sulle coccole domenicali, sul come realizzare un centro benessere, sui prodotti perfetti per passare una domenica di relax sono moltissimi.
 


Mi piace leggerli, forse ne ho scritto qualcuno anche io mille anni fa.
 


Oggi però un post un po’ diverso.
 


Una vita a dieta: tre anni dopo.

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Sono passati da tre anni da quando sono andata per la prima volta dalla dietologa. Nella stessa occasione ho smesso di mangiare carne e ho scoperto di essere intollerante al lattosio.
La mia alimentazione quindi è cambiata totalmente, in modo forse anche più radicale di chi *semplicemente* si mette a dieta per perdere dei chili.
Ho cercato di modificare il mio rapporto con il cibo, non vedendolo come l’unico modo di colmare i vuoti e la valvola di sfogo per i momenti negativi.
Tre anni dopo, com’è andata?