Invisalign: La mia esperienza.

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Venerdì scorso ho finito il mio percorso di correzione con invisalign e se a questo inizio di frase avete detto “eh?” probabilmente questo post non vi interesserà molto.
Invisalign è un sistema di correzione dei denti -informazioni specifiche su come funziona qui- ed è quello che ho deciso di fare io su consiglio del mio dentista per sistemare i miei problemi.
Questo post non è fatto per spiegare come fa a sistemarvi i denti (nella mia testa ci sono le fatine dei denti che li spostano nella notte) ma com’è stata la mia esperienza.
Ho ricevuto tantissime domande su come mi sono trovata e invece di continuare a fare audio chilometrici ho pensato fosse meglio scriverci un post, non sponsorizzato ma frutto della mia esperienza con il metodo.

Le cinque bevande alcoliche preferite di una (quasi) astemia.

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Circa tre anni fa promettevo a una lettrice che avrei fatto un post sui miei alcolici preferiti. 
In questi tre anni ho praticamente smesso di bere se non in rarissime occasioni. Non mi piace particolarmente come mi fa sentire l’alcool il giorno dopo quindi lo riservo veramente a qualche giorno all’anno. Giorno in cui poi tendenzialmente esagero non reggendo più niente e mi passa ancora di più la voglia di bere e così via.
Però le promesse vanno mantenute e quindi oggi ecco qua il post più inutile della storia.

Alimentazione, “mangia un po’ di pollo”, Beyond Meat e bla bla bla

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A maggio sono quattro anni che ho smesso di mangiare carne. Ho usato la scusa della dieta che mi sono fatta fare dalla nutrizionista per fare il salto che volevo fare da un po’.
Nella stessa occasione mi è stata diagnosticata l’intolleranza al lattosio e quindi su suggerimento della persona che mi seguiva ho tolto i latticini e la carne ma non anche il pesce come avrei voluto.
Oggi ho voglia di parlarvi del mio percorso in ambito di derivati animali e vari.
La premessa scontata ma che è comunque meglio fare è che le scelte in ambito di alimentazione sono personalissime.
Io non mi sento di voler convertire nessuno, mi piace parlarne con (quasi) tutti ma sempre senza presunzione.
Questo post racconta solo ed esclusivamente il mio punto di vista e la mia esperienza senza nessun tipo di pretesa oltre a quella di voler condividere questa parte di me con voi.

Martirio, amore, stanchezza e altre cose dell’estate 2019.

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Quando mi chiedono come sto io rispondo quasi sempre stanca. A volte rispondo esausta.
Gli ultimi mesi sono stati difficili, gli ultimi anni sono stati difficili.
Sono incastrata in una serie di situazioni complesse che mi stanno portando ad esaurire veramente le energie.
Mi sono anche resa conto però che non per forza deve essere così. Non posso salvare il mondo e sicuramente al mondo non interessa salvare me.
Sono tornata da qualche giorno da una mini vacanza in cui ho passato del tempo con alcune delle persone che più contano nella mia vita e in questi mesi ho passato qualche bella giornata, tra un massacro e l’altro.
Domani è di nuovo autunno, il 25 compio 28 anni.
Ho sempre più domande su quello che realmente voglio fare nella vita e su come voglio viverla, sicuramente ho imparato come NON voglio viverla più.
Quest’estate (di merda complessivamente, diciamocelo) mi ha ricordato anche tante cose importanti e oggi voglio scrivere questo post per essere certa di non dimenticarmene più e per celebrare tutto il bello che c’è nella mia vita.
Settembre è capodanno per me, da sempre. Quindi ricomincio da quello che amo, con pazienza e senza paura di fare (ancora) fatica.

L’introspezione e altre cose spaventose.

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Questa mattina una delle persone più importanti della mia vita mi ha fatto delle domande molto difficili e personali a cui non avrei neanche voluto pensare, figuriamoci rispondere, e non solo perché erano le sette e mi stavo vestendo cercando di capire cosa mettermi con la pioggia battente che ha benedetto questo lunedì di luglio.
 


Io odio parlare di quello che penso e di quello che provo. 
 


Posso blaterare per ore di argomenti senza troppa importanza ma chiedetemi anche solo come sto aspettandovi una risposta onesta e mi manderete in crisi.
 


Mi sono resa conto però che in questi mesi le cose sono cambiate tanto -tanto per me, forse per una persona normale non è granché-.
 


Corsa, kettle e paranoia.

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Questo blog è partito come l’insieme dei pensieri sui miei rossetti preferiti ed è diventato molto di più. Grazie a questo spazio ho conosciuto alcune delle persone più importanti della mia vita, ho collaborato con aziende che mi piacciono tanto, ho imparato a parlare di me stessa che per me è circa la cosa più difficile del mondo.
Ho scritto tanto del mio rapporto non troppo sano con il cibo, dell’attività fisica, di come questa fosse diventata un’ossessione e di come mi stessi facendo del male.
È qualche giorno che voglio aggiornarvi sul mio rapporto con il mio corpo non perché io lo ritenga un argomento particolarmente interessante ma perché:
*costringermi a sedermi e a scriverne significa che sono costretta ad ascoltare quello che davvero provo.
*quando parlo di corpo, cibo, culo pesante, so che è molto più utile di quando parlo di fondotinta. Ricevo sempre dei messaggi che mi commuovono per la fiducia che riponete in me e perché se posso essere utile anche solo un pochino ne sono felice.

About Love.

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Oggi è San Valentino e io penso di non averne mai passato nessuno in quel modo classico e forse anche un po’ patetico da commedia americana, con la cena l’orsacchiotto di peluche i cioccolatini le rose rosse.
La mia massima ambizione è tornare a casa abbastanza presto da finire il mio libro e fare le coccole con Choclatim sul divano.

How To: Face your Fears (and Fail)

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Qualche giorno fa ho parlato con una delle mie persone preferite di paure, fallimenti, ansia e altri argomenti poco allegri.
Ne è uscita, come sempre con lui, una conversazione che mi ha fatto riflettere e che per questa volta avrei voglia di condividere.

Food, Guilt and Bla Bla Bla

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Il primo post del 2019 amici miei. 
Scrivo in questo spazio da quelle che mi sembrano decine di anni ma no, decisamente molto meno.
È stato il luogo dove ho documentato il mio percorso di dieta, la mia ossessione per la forma fisica perfetta, la neonata pace fatta con il cibo.
Ho fatto qualche riflessione negli ultimi giorni e mi andava di condividerla con voi, come sempre senza la pretesa di insegnarvi nulla ma con la voglia di parlare di qualcosa che mi sta a cuore.
Ricevo continuamente messaggi su questo argomento e la mia unica speranza è quella di aiutarvi in minima parte ad essere sereni, con un chilo di più o di meno.

2019: Goals.

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Un’immagine delle piante per aprire questo post perché le piante sono una delle cose più belle della mia vita e un obiettivo per il 2019, il 2020 e anche il 2037 è quello di continuare ad averne la casa piena.

 


Qualche giorno fa l’unica persona che è capace di farmi parlare anche di quello non vorrei parlare mai mi ha chiesto quali fossero i miei obiettivi per l’anno prossimo.
 


Non buoni propositi, sono già soddisfatta della mia vita nel quotidiano o almeno di come l’affronto.
 


Però ci sono dei traguardi un po’ più grandi, ora che tutti i “soliti” buoni propositi sono parte della mia routine quotidiana.
 


Quindi dicevo, me li ha chiesti e io mi sono imbarazzata perché ecco, mi sembravano stupidi. Il passo successivo, prima di realizzarli, è quello di scriverli e condividerli con voi e capire che non sono poi così stupidi e anche se lo fossero sono i miei.