Come se fosse il 2009: Wishlist.

Posted on
Vi ho già annoiati svariate volte con i racconti sul mio nuovo stile di vita minimal e privo di acquisti superflui, lo so.

 


Una conseguenza è che non c’è niente che io desideri, non davvero. Sembra assurdo se si pensa che ho praticamente smesso di comprare qualsiasi cosa e che quindi non mi tolgo sfizi da non so neanche quanto ma vi giuro che è proprio così.
 


Ho passato così tanto tempo a pensare a quanto poco uso quello che già ho che fatico a desiderare per più di tre secondi qualcosa, so che non mi serve o perlomeno non realmente.
 


Ecco una wishlist reale sarebbe: intervento per la miopia agli occhi, spazzolino elettrico, la cheratina per i capelli che sta finendo l’effetto.
 


Oggi però vi condivido tutte quelle cose totalmente inutili e troppo costose che comprerei se vincessi l’euromillions con i soldi rimasti dopo aver soddisfatto le necessità della mia famiglia e dei miei amici e aver costruito un canile e un ospizio. 
 


Il senso del post? Non c’è, giuro che non taggo le aziende sperando che impazziscano e me le mandino.
 


Immigrazione, appartenenza, altre parole di cui non so fare lo spelling

Posted on
Se mi leggete da un po’, qui o sui social, sapete già che io sono un mix di cose.
Mia mamma  è siciliana, cresciuta in Australia. Mio padre è indiano, nato in Uganda e cresciuto a Londra.
Io sono nata a Bologna, cresciuta a Bergamo, trasferita a Milano per gli anni dell’università e a Lugano tre anni fa.
Tutto molto bello in teoria ma forse un po’ meno in pratica.

Things I wish I knew more about & Things I wish I knew sooner

Posted on
Uno dei miei hobby preferiti è tormentarmi sui miei errori e sulle mie mancanze.
Non è molto divertente essere me, nel caso ve lo stiate chiedendo.
Il quaderno della gratitudine, il voler pensare positivo, tutto importantissimo. Io ora cerco di pensare  a quello che non sono in grado di fare non per farmi gratuitamente del male ma per cercare di imparare dalle mie esperienze non necessariamente positive e per concentrarmi su quello che non so fare nella speranza ci sia anche solo un minimo di margine di miglioramento.
C’è un elenco di cose su cui vorrei sapere di più e un altro di cose che vorrei aver capito prima.
Ora scrivo le prime che mi vengono in mente qui così posso comodamente venire a rileggermele quando voglio farmi del male.

Gratitudine, anche senza il tacchino

Posted on
Come vi dicevo qualche post fa sono sempre meno i blog che leggo assiduamente ma tra questi c’è sicuramente My Women Stuff.

 


Nell’articolo pubblicato oggi Paris B ha parlato di tre cose per cui è grata e io ho pensato di prendere ispirazione dal suo post per farne uno a tema.
 


Nello stesso modo sottolineato da lei anche io mi domando perché ci affanniamo tanto a adottare la pratica del Black Friday ma meno a prendere spunto da una festa che non ci appartiene per prenderci un momento per dire grazie.
 


(beauty)Influencing trough the years: dai blog alle stories

Posted on
Per questo post dovete immaginarmi con gli occhiali di papà castoro anche perché da quasi due mesi ho smesso di mettere le lenti a contatto quindi mi sembra abbastanza appropriato.
Metto subito le mani avanti: quello che vi dirò oggi è inutile.
Non è una lezione, non è una polemica, non è una tesi frutto di osservazione scientifica.
È il racconto di come ho visto cambiare il mondo del beauty tra forum, blog, YouTube, Facebook, instagram e come sto attendendo il product placement di un rossetto in un video Tik Tok.

Frugality e Minimalism aka Smettere di spendere soldi dopo averne spesi troppi per troppo tempo

Posted on
Tre sabati fa ho passato circa tre ore a svuotare la mansarda a casa dei miei. 
Vivo a Lugano da tre anni e prima ho vissuto un paio d’anni a Milano. Nella camera e nella cabina armadio a Bergamo era rimasto molto poco ma in quelle ore sono riuscita comunque a riempire diversi sacchi neri tra cose da buttare e qualcosa che si poteva regalare.
Mi sono resa conto di come siano cambiate le mie abitudini in fatto di acquisti e ho pensato di farci un post, sempre con l’enorme premessa che è solo la mia opinione ecc. ecc.
Altro nota bene grande come una casa prima di trovarmi commenti spiacevoli: io sono e rimango una persona privilegiata. Ho da mangiare, posso comprarmi i farmaci se ne ho bisogno, ho una casa. Non è una “poor rich girl” story, è il racconto di un cambiamento di abitudini e di come le ho affrontate e quanto mi ha insegnato questa esperienza. 

Invisalign: La mia esperienza.

Posted on

 

Ti amo Nathan W. Pyle e ho preordinato il tuo libro, ordinatelo qui
 
 
Venerdì scorso ho finito il mio percorso di correzione con invisalign e se a questo inizio di frase avete detto “eh?” probabilmente questo post non vi interesserà molto.
Invisalign è un sistema di correzione dei denti -informazioni specifiche su come funziona qui- ed è quello che ho deciso di fare io su consiglio del mio dentista per sistemare i miei problemi.
Questo post non è fatto per spiegare come fa a sistemarvi i denti (nella mia testa ci sono le fatine dei denti che li spostano nella notte) ma com’è stata la mia esperienza.
Ho ricevuto tantissime domande su come mi sono trovata e invece di continuare a fare audio chilometrici ho pensato fosse meglio scriverci un post, non sponsorizzato ma frutto della mia esperienza con il metodo.

Le cinque bevande alcoliche preferite di una (quasi) astemia.

Posted on
Circa tre anni fa promettevo a una lettrice che avrei fatto un post sui miei alcolici preferiti. 
In questi tre anni ho praticamente smesso di bere se non in rarissime occasioni. Non mi piace particolarmente come mi fa sentire l’alcool il giorno dopo quindi lo riservo veramente a qualche giorno all’anno. Giorno in cui poi tendenzialmente esagero non reggendo più niente e mi passa ancora di più la voglia di bere e così via.
Però le promesse vanno mantenute e quindi oggi ecco qua il post più inutile della storia.

Alimentazione, “mangia un po’ di pollo”, Beyond Meat e bla bla bla

Posted on
A maggio sono quattro anni che ho smesso di mangiare carne. Ho usato la scusa della dieta che mi sono fatta fare dalla nutrizionista per fare il salto che volevo fare da un po’.
Nella stessa occasione mi è stata diagnosticata l’intolleranza al lattosio e quindi su suggerimento della persona che mi seguiva ho tolto i latticini e la carne ma non anche il pesce come avrei voluto.
Oggi ho voglia di parlarvi del mio percorso in ambito di derivati animali e vari.
La premessa scontata ma che è comunque meglio fare è che le scelte in ambito di alimentazione sono personalissime.
Io non mi sento di voler convertire nessuno, mi piace parlarne con (quasi) tutti ma sempre senza presunzione.
Questo post racconta solo ed esclusivamente il mio punto di vista e la mia esperienza senza nessun tipo di pretesa oltre a quella di voler condividere questa parte di me con voi.

Martirio, amore, stanchezza e altre cose dell’estate 2019.

Posted on
Quando mi chiedono come sto io rispondo quasi sempre stanca. A volte rispondo esausta.
Gli ultimi mesi sono stati difficili, gli ultimi anni sono stati difficili.
Sono incastrata in una serie di situazioni complesse che mi stanno portando ad esaurire veramente le energie.
Mi sono anche resa conto però che non per forza deve essere così. Non posso salvare il mondo e sicuramente al mondo non interessa salvare me.
Sono tornata da qualche giorno da una mini vacanza in cui ho passato del tempo con alcune delle persone che più contano nella mia vita e in questi mesi ho passato qualche bella giornata, tra un massacro e l’altro.
Domani è di nuovo autunno, il 25 compio 28 anni.
Ho sempre più domande su quello che realmente voglio fare nella vita e su come voglio viverla, sicuramente ho imparato come NON voglio viverla più.
Quest’estate (di merda complessivamente, diciamocelo) mi ha ricordato anche tante cose importanti e oggi voglio scrivere questo post per essere certa di non dimenticarmene più e per celebrare tutto il bello che c’è nella mia vita.
Settembre è capodanno per me, da sempre. Quindi ricomincio da quello che amo, con pazienza e senza paura di fare (ancora) fatica.