Essere all’altezza dei gusti degli altri e delle nostre paranoie

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Ho un amico più grande di me, di una ventina d’anni. Lo ritengo una persona molto intelligente e colta quasi in ogni circostanza.

 


Quando però ci sono delle donne attorno fa sempre dei commenti che mi feriscono e pur ammettendo di essere ipersensibile in questo caso penso di non essere nel torto.
 


Ora, questo mio amico è un uomo normale, non il più sexy del pianeta. Che io faccia questa premessa già è sbagliato e me ne rendo conto però è come se volessi giustificarmi con me stessa per rimanerci male.
 


Critica l’aspetto fisico di veramente qualsiasi donna in modo gratuito e spesso inutilmente cattivo, ergendosi a giudice non si sa bene di cosa e non si sa bene nominato da chi.
 


My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Prendere il sole, abbronzarsi troppo, le rughe.

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L’altro ieri vi ho parlato di come io faccia fatica a rallentare i ritmi anche in questo periodo. Forse soprattutto in questo periodo.
Tra le abitudini di questo periodo vi dicevo anche che ho inserito il mettermi in terrazzo ad abbronzarmi.
Il post di oggi nasce da una serie di riflessioni che non interessano nessuno se non a me, non ve lo consiglio particolarmente devo dire.

Equilibro, ingrassare, dimagrire, tutti che parlano di Adele.

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È il 2020 e una notizia (boh) del genere domina ancora i social e sicuramente se potessimo andare dal parrucchiere sarebbe un evento molto commentato.
 


Volevo scrivere un post sul fragile equilibrio dopo aver perso un tot di chili, argomento che negli anni ho già affrontato e che se mi seguite da un po’ sapete starmi molto a cuore.
 


Poi una persona famosa dimagrisce tanto e io leggo centinaia di commenti demenziali e vorrei sbattere la testa al muro.
 


My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Pigrizia, panificazione e altre cose che incominciano per la p ma che non mi vengono in mente

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Io sono stata la persona più pigra del mondo fino a circa diciannove anni. Ero veramente scandalosa, facevo tutto quello che dovevo fare ma con calma e senza troppa voglia.


Poi è cambiato qualcosa -di questo non penso parleremo non è molto interessante- e sono diventata iper efficiente.
 


Vivo di liste, faccio tutto quello che devo fare immediatamente, da qualche anno mi alleno diverse volte a settimana (niente di super power ma per la ragazzina che si nascondeva quando dovevano scegliere chi giocava a pallavolo è un grandissimo progresso), ho sempre tenuto la mia casa molto in ordine e anche ora che una casa non ce l’ho ma sono tornata dai miei imperverso con la mia voglia di mettere ordine, svuotare cassetti e pulire.
 


Blogging in quarantena, un post al giorno e grazie

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Ad ora nel 2020 ho pubblicato più post di quanti ne abbia pubblicati nel 2019 e nel 2018.
Ci voleva la quarantena e l’apocalisse?
Forse.
La verità è che anche senza fine del mondo io comunque negli ultimi anni ho trascurato molte cose che mi davano gioia, non solo per mancanza di tempo.
Si sono susseguite delle circostanze poco piacevoli e io che non sono mai stata molto brava a farmi del bene ho finito per evitare di fare anche quel poco che mi faceva felice.

Il messaggio delle feste degli ex, i sensi di colpa, rimarremo single per sempre perché non ci si potrà spostare tra regioni

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I post più letti in assoluto sono quelli che riguardano il dating, nome più figo per descrivere la serie di articoli in cui parlo delle mie varie sfighe sentimentali.
Sarà perché mi seguono tanti single? Perché vi piace godere delle disgrazie altrui? Non saprei.
Pensavo che non avrei scritto altro a riguardo perché essendo chiusa in casa le mie esperienze sono piuttosto limitate, qualche match tinder che svanirà nel nulla quando potremo uscire di casa (sì lo so non potremo uscire mai più siamo destinati a morire soli chiusi dentro), il tentativo di mantenere alta l’attenzione con chi mi piace (tentativo fallimentare, che ti devo raccontare oltre ah sì oggi sono a casa?). Potrei considerare l’opzione di flirtare con il mio vicino di casa dal balcone ma penso abbia dai tre ai quattro figli e svariati animali domestici.
Sorprendentemente il venticinque aprile a seguito di tre messaggi che potevano essere uno la fotocopia dell’altro -se non per qualche piccolo dettagio- ho trovato lo spunto giusto per scrivere qualcosa a riguardo e sono sicura ancora una volta di trovare il vostro supporto o quantomeno una bella pacca sulla spalla di solidarietà. Virtuale chiaramente che qua non si può fare nulla.

My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Cose che mi fanno incazzare

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Normalmente non mi piace litigare, sono accomodante, tendo a fare pace facilmente.
In questo periodo di lockdown quarantena whatever però ci sono tante tantissime cose che mi fanno letteralmente impazzire in questo periodo e perdo la pazienza molto più velocemente.
Il post di oggi non è per niente positivo e produttivo quindi non aspettatevi nulla di buono.
Dopo il discorso di ieri sera di Conte e un futuro che mi sembra sempre meno roseo e allegro l’umore è quello che è, vi dico solo che sono le 8:10, sto aggiornando questo post e per la prima volta da inizio quarantena sono ancora in pigiama e non mi sono allenata e non ho voglia di fare veramente nulla che non sia scuotere i pugni al cielo.
Se volete sfogarvi con me però sono pronta ad abbracciarvi.

Wishlist: Tattoos

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La mia passione per i tatuaggi se mi seguite da un po’ non è una novità. Ve ne ho parlato diverse volte negli anni e non è la prima volta che ho fatto una wishlist di tatuaggi, ne avevo fatta una due anni fa e la trovate qui.
 


Da quella lista ne ho spuntati due, non penso di aver voglia di farli vedere perché con gli anni mi rendo conto che voglio sempre di più farli solo per me stessa e vederli solo io come già vi avevo raccontato.
 


Oggi però vi faccio vedere qualche soggetto che mi attira particolarmente e che vorrei sulla mia pelle, possibilmente uno post quarantena.
 


Ho riscoperto pinterest nel 2020 e qui trovate un po’ tutti i soggetti che mi piacciono.
 


My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: Comfort Zone

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Siamo pieni di  frasi  motivazionali che ci spingono ad uscire dalla nostra comfort zone, io le salvo sempre su  pinterest annuendo. 
 


In questo periodo però rifugiarci nella nostra zona sicura, in quello che ci fa star bene, è un ottimo modo per arrivare a fine giornata sani.
 


My (almost but not quite) Quarantine Chronicles: La mia routine dei sogni

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Questo è un periodo di MERDA.
Sono stufa di leggere e scrivere periodo delicato, momento difficile, giorno complessi. La verità è che questo periodo fa schifo, per alcuni più e per alcuni meno.
Io sono in una condizione di privilegio enorme eppure mi fa S C H I F O.
Detto ciò, dobbiamo affrontarlo in qualche modo giusto? Uno dei metodi più suggeriti da gente che ne capisce più di me è quello di creare una routine e di rispettarla.
Non è detto che funzioni per tutti ma io sono già normalmente una creatura molto noiosa e abitudinaria e sì, per me è una manna dal cielo.