Books: Angela’s Ashes

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Angela’s Ashes by Frank McCourt.
Today’s books is really famous and you may have already read it…but I’m still going to share my opinion about it with you.
 
Le ceneri di Angela di Frank McCourt.
Il libro di oggi è davvero famosissimo e potreste benissimo averlo già letto…ma in ogni caso oggi condividerò con voi la mia opinione.




As I mentioned some months ago in this post I have some issue with books that get a lot of hype.
I swear I’m not a snob but I really can’t help it, when I hear too much stuff about something I inevitably have no interest at.
But I’m really happy I’ve finally overcome my prejudices purchasing and reading this book.
The tales told in Angela’s Ashes is the story of an Irish family that between the two world wars returned to their homeland from America, hoping to improve their economic and social condition.
This story is the author’s own experience and, in my opinion, this characteristic  is perceived in every single word.
The tragic vicissitudes experienced by the characters and the devastating poverty are told by a young Frank with the innocence and simplicity typical of a child.
Particularly significant is the relationship with his parents: an alcoholic father and a mother who tries in every way to improve the life of his family.
Despite what I have said so far, this book is not simply a sad story.
Even the most squalid and sad events are recounted with an irony that will make you smile.
There’s a sparkle of hope in Frank’s story, hope that will give you a good feeling -or at least so it was for me- at the end of the book.

I highly recommend it, in case you haven’t read it yet!

 
 
Come vi avevo già accennato in questo post ho qualche problema con i libri di cui si parla molto.
Non è per fare la snob ma è più forte di me, quando si parla troppo di qualcosa inevitabilmente me ne disinteresso.
Però sono felice di aver superato i miei pregiudizi e di aver finalmente acquistato e letto questo libro.
La storia narrata nelle Ceneri di Angela è quella di una famiglia irlandese che tra i due conflitti mondiali torna in patria dall’America, nella speranza di migliorare la propria condizione economica.
La storia raccontata è proprio quella della famiglia dell’autore e, secondo me, questa caratteristica si percepisce da ogni parola.
Le vicissitudini tragiche vissute dai personaggi e la povertà estrema e devastante sono raccontate da un giovanissimo Frank con l’innocenza e la semplicità che si può immaginare da un bambino.
Particolarmente significativo è il rapporto con i genitori: padre alcolizzato e madre che cerca in tutti i modi di portare avanti la vita della sua famiglia.
Nonostante quello che vi ho detto finora, questo libro non è solo una storia triste.
Anche gli eventi più squallidi e tristi vengono raccontati con un po’ di ironia che vi farà sorridere.
C’è sempre un fondo di speranza nella storia di Frank, speranza che vi lascerà una bella sensazione -o almeno così è stato per me- a fine libro.
Io mi sento di consigliarvelo, nel caso non l’abbiate ancora letto!
 
 
“You might be poor, your shoes might be broken, but your mind is a palace.” 

12 Comments

  1. MikiInThePinkLand says:

    Ho visto il film, molti anni fa, e ti confesso che non mi è piaciuto particolarmente e non so se darei un'opportunità al libro, ma visto come ne parli, dovrei superare anche io i miei pregiudizi.
    Oggi sicuramente finirò "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine", un libro che volevo leggere da tanto tempo e che mi sono decisa a prendere in mano solo dopo aver saputo che Burton ne farà un film. Consigliatissimo. Qui c'è il book trailer se ti può interessare http://www.youtube.com/watch?v=wVegDhDxLeU Buona domenica!

    1. S. says:

      Miki sai che io non sapevo nemmeno ci avessero fatto un film invece?! È difficile leggere un libro dopo il film 🙁
      Mi attira da morire questo di cui mi parli tu, grazie del book trailer! Quando finisco gli esami lo leggo di sicuro. un bacione e buona domenica a te 🙂

  2. *Ky* ilmiobeautycase says:

    Ok, io non l'ho mai letto :S
    Sì, ne avevo già sentito parlare, comunque, eh!
    Non vivo sotto un sasso XD
    Buona domenica e tanti bacini 🙂

    1. S. says:

      Oh beh io l'ho letto da pochissimo quindi ti capisco xD Buona domenica anche a te <3

  3. Chiara says:

    Io sapevo del libro perchè come Miky ho visto il film parecchi anni fa (chi ha sky sicuramente l'avrà visto perchè l'han tenuto su Sky Cinema 1 in prima serata per MESI, era diventata una roba inquietante @@'). Me lo ricordo poco e da quel che ricordo non mi piacque tantissimo, dovrei rivederlo. Ma forse faccio prima a leggere direttamente il libro, di solito i libri son migliori **

    1. S. says:

      Io a questo punto sono curiosa di vedere il film invece 🙂

  4. Anonymous says:

    il libro mi è piaciuto molto, di più del film (come sempre).. lo comprai un periodo che ero in fissa per l'Irlanda (ero appena tornata da dublino9 e me l'ha fatta amare ancora di più.

    1. S. says:

      Quanto mi piacerebbe andare in Irlanda prima o poi !

  5. Amalia J says:

    Ohhh I will always remember this book, I read it one of my family gave it to me when I was in the hospital… I don't generally get into the 'hyped' books either but this one was nice:)

    1. S. says:

      Glad you liked it, Amalia 🙂

  6. tizy1289 says:

    Io non ho ancora letto questo libro, però anni fa lessi "Ehi, prof", una specie di autobiografia dell'autore dove parlava della sua esperienza da insegnante: ho tratto degli spunti interessanti! <3

  7. Sarah says:

    Such a great book, really one of my favourites!! Everytime I read it, I find myself constantly craving boiled eggs because he's allllllways talking about wanting them.

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