A settembre il mio blog ha compiuto sei anni.
Nel lontano 2011 c’erano già diversi blog di beauty italiani, non una marea ma c’erano. Si guadagnava già con questo magico mondo ma non così tanto e non così in tante e instagram, già nato, non tirava così tanto come ora da noi.
A me scrivere è sempre piaciuto, mettermi male l’eyeliner anche.
Condividere sul web qualche foto brutta e qualche pensiero poco in ordine mi è sembrata un’ottima idea.
Ho iniziato scrivendo solo in inglese, non sapevo neanche esistesse una beauty community in Italia.
Poi l’ho scoperta e mi ha donato tantissimo, delle amiche per cui darei il braccio su cui faccio gli swatch, delle collaborazioni con delle aziende che oltre ai PRODOTTI GRATIS mi hanno fatta sentire brava in qualcosa, cosa che qualche anno fa succedeva meno di ora.
Potrei parlare per ore e ore di quel che penso della community ora, potrei insegnarvi la mia assoluta verità, mettervi gli screen delle conversazioni con le mie amiche. Però non mi va di annoiarvi a morte e quindi vi parlo della mia piccola esperienza.
Ho iniziato, come vi dicevo, in inglese. Una volta scoperta la community italiana ho iniziato a scrivere in entrambe le lingue.
A commentare blog del paese in cui vivevo. I bei tempi in cui i post avevano sessanta commenti, in un circolo vizioso di comment for comment -anche se non dichiarato, però dai bellezze ci sentivamo tutte in dovere di ricambiare un commento solo anche per quanto eravamo grate di aver ricevuto una mail di notifica-.
Ho iniziato a collaborare con le aziende, con qualche brutta esperienza di pr che tirava fuori condizioni prima non nominate.
A posteriori capisco che forse sono stata ingenua a non chiedere specifiche io però pazienza, si impara.
Intanto i blog beauty sono esplosi, ne nascevano veramente tantissimi ogni giorno. Lo so che sembro nonno Simpson (cit) con questi racconti ma sei anni in termini di internet sono circa quarantuno anni reali.
Il fenomeno del sub4sub è degenerato, l’accattonaggio alle aziende anche. I consumatori hanno iniziato a odiare le blogger che parlano bene dei prodotti solo perché li ricevono gratis -e lo fanno ancora, palette Nabla anyone?- mettendoci tutte in un grande calderone e senza distinguere chi invece vuole solo parlare di una passione.
Polemiche più finite tra blogger per cose serie e meno serie, aziende che scelgono la blogger sbagliata -ma secondo chi poi?- per farsi pubblicità o che ripudiano le blogger creando ancora più malcontento.
Le cose si sono incasinate ancora di più con i soldi. I post sponsorizzati, il product placement nei video e sui social.
Parliamoci chiaro: per me guadagnare con il blog o con i social è una figata. Quando vedo ragazzi che promuovono un prodotto o un servizio con eleganza e dichiarandolo ho gli occhi a cuore.
Quando vedo blogger che vivono alla grande e fanno super viaggi sono felice per loro, fanno una cosa che amano e riescono a viverci.
Io stessa ho fatto dei post sponsorizzati, sempre dicendolo. Di alcuni mi sono pentita, condizioni stupide e compensi veramente ridicoli per uno sbattimento non da poco che onestamente non rifarei mai.
Astio tra blogger, gelosie, caccia alle streghe dalla parte dei lettori, casino.
Ho la presunzione di pensare che diverse blogger non sapessero veramente come gestire la cosa. Non per cattiveria o malizia, semplicemente per ignoranza. Nel senso più vero del termine, intendiamoci.
Per me può essere scontato che -hey, mi stanno dando soldi per parlare di questa crema ma non devo comunque parlarne per forza bene fingendo che sia la mia opinione anche se mi fa schifo- ma per qualcun’altra era quasi un obbligo nei confronti dell’azienda, senza comprendere i meccanismi pubblicitari e i costi effettivi di una campagna. Qualche anno fa letto diversi scambi in cui le blogger si sentivano “in ansia” di dover per forza parlar bene di un prodotto inviato.
Intanto sono cresciuti esponenzialmente i social.
I gruppi su facebook in tema beauty ormai neanche si contano. Io sono iscritta ad alcuni e li trovo molto utili, il confronto in generale può aiutare parecchio così come la condivisione di esperienze.
Altri, boh.
Ci “””rimango male”” quando si chiede uno swatch e vengono postate dieci foto sfocate, senza pensare a cercare su google per trovare magari post scritti con un sacco di impegno. O magari neanche tantissimo però ecco, magari con due foto almeno a fuoco.
Intendiamoci: la condivisione è bella. Aiutarsi come se si fosse tra amiche anche.
Però non capisco perché non fare uno sforzo in più e digitale qualche lettera in un motore di ricerca, tante volte mi sembra che ci sia più che altro tanta pigrizia.
Insomma, un conto è chiedere uno swatch di Russian Red di MAC, cosa che potete davvero trovare facile e in hd su google, un altro è chiedere magari di vedere russian red su una ragazza dalla carnagione chiara che sia di una stagione armocromatica x -se qualcuno decidesse di analizzarmi sarei grata ma sappiate che non mollo i vestiti neri- con i capelli biondi e gli occhi verdi e nocciola o che ne so.
Non capisco perché alcuni gruppi facebook diventino covo di odio per le blogger che ricevono prodotti ma non capisco la cattiveria gratuita in generale.
Che se è legittimo domandarsi cosa ci sia dietro la strategia di marketing di un brand non lo è certo insultare una persona, per quanto questa possa essere odiosa.
E poi c’è instagram.
Instagram che io amo di cuore per mille motivi. Instagram che mi ha fatto crescere a livello di numeri anche su facebook e sul blog stesso, specialmente da quando ci sono le storie e condivido un po’ di più della mia vita.
Instagram che è il primo social che apro alla mattina.
Instagram su cui però si diventa *famosi* -anche- con degli ottimi gruppi di scambio like e follow su telegram -ma davvero? se non avete un brand davvero avete bisogno di sentirvi meglio con qualche migliaia di follower in più?- e per cui potete comprare ottimi pacchetti di account che vi segue.
Instagram per cui bastano diecimila follower anche fake per attirare l’attenzione delle aziende -con gente che evidentemente non ha bene idea di come funzionino i nuovi media, lasciatemelo dire- e ricevere ROBA.
E quindi via, ancora più odio da parte di chi non è nel meccanismo e si chiede perché la blogger(/vlogger/instagrammer/lifelover/stocazzo con foto brutte e che neanche sa scrivere in italiano ma si ostina a scrivere anche in inglese) riceva vagonate di prodotti e non dichiari le sponsorizzazioni.
Oltre a questo schifoso meccanismo vi confesso una dura verità: la gente è pigra.
Sono pigre le persone che si alzano da tavola e non rimettono a posto le sedie, quelle che lasciano la porta aperta dietro di loro.
Nel nostro caso, sono pigre le persone che preferiscono un video di ventitré secondi su instagram per recensire un prodotto o leggere due righe di Amazing! I love it! Buy it! Use my discount code! a un post di recensioni almeno ragionato.
Io capisco che il tempo è poco, davvero. Ne ho poco anche io, credetemi! Però ecco, non penso che il tempo che prima i lettori dedicavano ai blog sia ora caduto in un fosso.
Tutto questo casino ha fatto sì che tanti blog chiudessero, presi dallo sconforto per le visite che calano -male- o perché ci si è resi conto che non si fanno i soldi facili usando wordpress e basta -meglio-.
Io ho avuto dei mesi piuttosto intensi nella mia vita come ormai sapete tutti e ho postato in modo meno costante qui su Drama&Makeup.
Sono cresciuta tanto sui social, come dicevo prima, e sempre con buona interazione. Le visite ai post, invece, sono calate tanto.
Ci sono rimasta male? Sì!
A me instagram piace tanto ma mi piace sempre di più scrivere e quindi rendermi conto di come un post secondo me interessante e utile venga ignorato non mi fa piacere.
Mi sono fatta mille domande, ho cercato di aggiustare il tiro e di correggere quel che pensavo potesse essere sbagliato.
Io dal blog non ci voglio fare i soldi. Non perché ritengo sia sbagliato, attenzione! Però ho un lavoro che mi piace da morire e conto di riuscire a rifarmi le tette con quello. A meno che un chirurgo plastico non voglia essere sponsorizzato dal mio fantastico account instagram, in quel caso ci potrei pensare.
Credo però sia normale desiderare un riconoscimento per una cosa in cui ci si impegna, no? E i commenti, mi mancano i commenti.
Non credo che il -beauty- blogging sia totalmente morto, onestamente. È cambiato, sì. Diverse beauty youtuber hanno aperto i loro blog, spesso veramente poco curati ma che hanno inevitabilmente più visite di quante io probabilmente abbia mai avuto anche al mio picco.
Meno tempo, meno voglia, mille altre strade che spiegano le cose magari in maniera più accattivante e dinamica.
Però.
Io il blog non riesco a mollarlo, anche se ho meno tempo. Anche se scrivo un po’ di meno di beauty e più della mia vita -e vi piace di più, li vedo i numeri!-.
Torneranno di moda? I social saranno troppo mainstream e gli hipster riprenderanno a bloggare mangiando avocado e salmone?
Chi lo sa! Io continuo a leggere e scoprire blog nuovi -anzi linkatemene se ne conoscete di giovani!- e non smetto di scrivere.
Non smetto perché mi piace e perché i commenti ci sono. Non sono sessanta -di cui trenta alla fine erano: bellissimo! passa da me! ammettiamolo- ma va bene.
Mi commentate i post che metto qui su instagram e va benissimo uguale.
Insomma, sei anni dopo. Continuo ad amare questo posto, continuo ad avere lo schifo per certe dinamiche. Però non mi lamento troppo e non penso vi libererete di me molto presto.
Non vedo l’ora di parlarvi dei prodotti beauty indispensabili per la menopausa tra qualche decina d’anni.
Favorite post evah.
Io in questo mondo ci sono attivamente da poco (oltretutto è al 100% colpa tua) ma seguo questo mondo dagli inizi e vedo come qualitativamente le cose siano cambiate, solo in peggio? No. Anche. Di blog ne seguo pochi ed hanno in comune una cosa: la voglia di scrivere. Perché, parliamoci chiaro, il make-up è un pretesto per aprire una pagina bianca e blaterare. Dai, ma li leggi i miei post? Quanto ci giro intorno? E quanto cavolo AMO girarci intorno! Al diavolo le aziende e le views, quei tre commenti in croce mi rendono felice e mi fanno sentire capace. Poi certo, guadagnarci sarebbe bello, ma forse anche la libertà di scrivere quando si vuole ciò che si vuole non è male at all.
Ciò detto, sono le 22 e me ne vado a dormire. Cià 👋 ♥️
Noi già abbiamo parlato stasera <3 Girarci intorno è bellissimo ahaha dormi che domani hai un' early call :*
Ti amo. <3
Condivido il disprezzo per tutti gli attacchi, le frecciatine, l'aggressività passiva nei confronti di chi alla fine della fiera mette la sua passione al servizio degli altri ed usa il suo tempo per condividere informazioni pensando e sperando di essere utile. Ci sono sicuramente le blogger falZe, però generalizzare ed attaccare qualcuno solo perchè ha ricevuto il prodotto invece di comprarlo, ed assumere automaticamente che pubblicherà un servizietto all'azienda invece di un'opinione onesta, è sbagliato. E ti dirò, la maggior parte di questi commenti trasuda invidia più di ogni altra cosa, per cui lasciano anche il tempo che trovano.
Ecco, hai fatto sfogare anche me. Bacini!
Ricambio l'amore <3
La cattiveria ingiustificata, i commenti violenti. Anche basta. È vero comunque, tante volte sembra molta invidia. E così poi si perdono anche i commenti di critiche veramente costruttivi che potrebbero aiutare anche un'azienda a correggere il tiro.
Gran bel post. Io sono abbastanza vecchia nel mondo dei blog da aver avuto un account su Splinder (e temo che la maggior parte ora si chiederà "Splin-che??) ed ho assistito all'evoluzione di questo mondo, incluso il ramo beauty. Vedo bellissimi blog (come questo) con bella grafica, foto ben fatte, alcuni di questi blog li visito proprio per la qualità delle foto perché soprattutto quando si acquista online è indispensabile avere un'idea abbastanza precisa dei colori, sempre che uno non abbia soldi da buttar via, ovviamente. Capisco però che in alcuni casi la cosa sia sfuggita di mano a tanti: alle blogger improvvisate – abbiamo parlato di beauty: andate a dare un'occhiata ai blog di fotografia o di poesia, ci sono cose da far accapponare la pelle – e alle aziende che ho intuito in molti casi dettino legge, condizioni, e riduzioni degli uffici marketing "tanto con un paio di pacchi la blogger X mi fa tutta la pubblicità che mi serve, cosa lo pago a fare il copy?", e anche all'utente finale, che si ritrova bombardato da "compra questo! compra quello!" falsi come banconote da 3 euro. E tutto questo alla fine danneggia chi scrive onestamente i suoi post con cura, impegno e senza piaggeria nei confronti delle aziende, danneggia le aziende serie, danneggia i lettori. E scatena le invidie e le cattiverie di cui hai scritto e che si vedono in moltissimi altri settori… Dispiace vedere che sia andata così, incluso il calo di lettori dei blog, fa piacere vedere che molti resistono ancora, e propongono bei contenuti. PS: quanto ai post sui prodotti da usare in menopausa, posso farti da tester quando vuoi! 😉 (ho cancellato il commento precedente perché ho fatto casino con copia e incolla e l'ho ripetuto due volte, sono anziana, abbiate pietà di me!)
Oh, splinder! Non l'ho usato in prima persona ma ho letto di tutto ahah
Ecco, io seguo praticamente solo blog di beauty ma vorrei seguirne altri validi anche in altri campi, quandoo hai voglia me ne consigli qualcuno?
Sono d'accordo su ogni punto comunque, l'hai spiegata molto meglio di me haha
Pronta a condividere tutti i prodotti che vuoi baby! Tranquilla, io un giorno si e uno no rischio di taggarmi nelle foto profilo altrui.
Condivido in toto.
Personalmente faccio mea culpa per leggere e non aver sempre tempo o far lo sforzo di commentare. Ho un blog per passione e sinceramente poco poco mi interessano i numeri. A dir il vero il fatto che 10 persone mi leggano mi riempie il cuore di gioia.
Per i resto, who cares.
Non mi interessano le polemiche, le antipatie e le accattone manco le cago. Tanto si capisce chi non fa le cose per passione. Voglio solo leggere post ben scritti che mi trasmettano qualcosa.
Il tuo è uno di questi e mi vorrai scusare se come lettrice spesso non commento! Bacione :*
Cavoli, anche io non commento praticamente mai. Per questo motivo non mi faccio scoraggiare troppo da questo, ecco. Non era ovviamente una critica a nessuno <3 ciao bellezza
Penso che le persone siano abbastanza intelligenti da distinguere la falsità dall'onestà, e infatti io parecchie youtuber/blogger non le seguo più proprio per questo motivo! Continua così <3
Lo spero tanto anche io, Lucia. E grazie!
Quanta verità! Bellissimo post per spiegare un fenomeno che nell'ultimo anno mi ha fatto storcere il naso. Parlando da semplice fruitrice di blog e canali youtube la vera differrenza in termini di persone che seguo con costanza l'ha fatta andare a vivere col mio ragazzo… Mi rendo proprio conto che ora il tempo che scelgo di dedicare alla visione/lettura è molto meno e quindi opto per le mie beauty certezze (che negli anni non si sono vendute per pubblicizzare beveroni dimagranti pur pesando 25 kg vestite). Sarà l'età… Sarà che ho molto meno tempo per truccarmi da Moira Orfei in versione punk, ma preferisco anche io leggere o guardare racconti di vita vissuta (adoro i video sulla spesa) che lasciarmi tentare da millemila nuovi prodotti che non useró mai! Te mi raccomando resisti! Parlaci di libri, fialette per le pulci di Choclatim … Quello che vuoi…ma parlaci!
Intanto grazie di aver fatto lo sforzo di commentare ahahah <3
Resisto e non smetto, promesso. un bacio!
Essendo completamente al di fuori da certe dinamiche non mi posso esprimere, ma anche da utente "finale" ho iniziato a seguire blog/canali youtube da 2-3 anni, quando forse questo fenomeno di cui parli era già iniziato. Comunque ora seguo molte meno persone rispetto all'inizio, giusto chi mi fa piacere leggere o sentire. Anche per i gruppi fb, sono solo in uno XD Quindi insomma, so a grandi linee com'è la situazione, ma non tanto da metterci becco.
Diverso è su instagram, seguo molte più persone (ma poche con grandi numeri, almeno in ambito beauty), e già lì posso dire che c'è molto, molto veleno. Una volta non mi sono accorta di aver smesso di seguire una ragazza, e dopo un'ora mi arriva un suo messaggio "ho visto che hai smesso di seguirmi". Oook O_O
Penso che, purtroppo, quando ci sono i soldi di mezzo diventa tutto pìun po' più "tossico".
Hai perfettamente ragione, su instagram per alcuni versi è ancora peggio. Che angoscia!
E i soldi purtroppo tante volte non aiutano, anzi.
Ciao cara, sono una lettrice del tuo blog da qualche anno (forse tre…) e non ho mai postato commenti, pur apprezzando molto la tua scrittura, il tuo approccio sensibile, la tua innocenza, che dimostri di avere leggendo il tuo ultimo articolo. Ti apprezzo per questo è non solo. Certo gli articoli beauty sono quelli che all'inizio hanno attirato la mia attenzione, ma proseguendo con il tempo ho sempre di più apprezzato anche un argomento: la Vita. È questo che fa la differenza, esiste un cuore non "affittato" a brand ed è il tuo. Sappi che non sono iscritta ne' ad Facebook e neppure ad Instagram, e mi spiace vedere che molti blog che leggevo con piacere abbiano chiuso; comprende che ci sia una corsa verso altri social, ma a me piace ancora leggere chi sa scrivere bene, anche una bella recensione di un rossetto! Ho il doppio dei tuoi anni, ma ciò non significa che io abbia la conoscenza sulla punta delle dita, solo che ho sicuramento commesso più errori di te. Spero di continuare a leggerti ancora. Auguri!
Ciao Arianna, ma grazie! Grazie di avermi seguita in tutti questo tempo e grazie di aver deciso di commentare oggi. E grazie per tutti i complimenti che spero di meritarmi, almeno un po'.
Continuerò a scrivere, sapere che ci sei anche tu che mi leggi mi fa tanto felice. Un abbraccio!
È grazie a persone come te Dama che questa immensa industria del beauty e dei soldini e dei like e dei social non è da buttare. Da questo post (che condivido al 100%), si evince tutta la tua passione genuina. E io sarò ancora a leggere e commentare i prodotti per la menopausa ❤
Ma grazie davvero Linda <3 Io continuo ad amare questo strano mondo. A breve intanto inizieranno ad arrivare quelli sui prodotti antirughe ahaha
Ah no, già il tempo è poco, quello che dedico al mondo virtuale per me è un polmone sacro, per cui ho -talvolta con dispiacere- smesso di seguire dei blog perchè , credimi, ci si rende conto di chi coltiva una passione, magari anche traendone un guadagno, e chi cerca solo di cavalcare l'onda. Buon blogging 🙂
Fino a che ci saranno persone come te che mi commentano lo sarà sicuramente <3
S. grande stima per questo post. Io sono nel giro da blogger "solo" dal 2015, ma mi sono resa conto quasi da subito di che ambiente già fosse, visto che ero prima di tutto un'utente. Ora che sono approdata anche su instagram me ne sono resa conto ulteriormente. Vogliamo parlare di aziende rinomate che si avvalgono dell'utilizzo di influencers famose solo per essere state in tv, ma con nessuna competenza nel campo makeup?! (non penso ci sia bisogno di far nomi in merito) E poi c'è gente con gli attributi (e non sto dicendo di essere io eh), che fatica a raggiungere un centinaio di seguaci fedeli e qualche collaborazione sporadica solo perché non è nel meccanismo dei followers acquistati/scambiati e chi più ne ha più ne metta.
Passiamo poi al discorso della pigrizia. Sono totalmente d'accordo con te! Anche io faccio parte di alcuni gruppi a tema beauty su fb e puntualmente, anzi giornalmente, arriva la classica domanda "chi mi suggerisce/sconsiglia il prodotto x?" "Chi ha il prodotto x e come si trova?". Ogni volta che leggo quelle domande mi cadono le braccia perché penso "ma che diamine esistono migliaia di blog, di cui centinaia e centinaia affidabili e seri, e tu lo vieni a chiedere qui?!". Che poi il tempo speso per postare il quesito nel gruppo è praticamente lo stesso di quello che servirebbe per digitare due parole sui motori di ricerca. Poi un altro conto è chiedere (esempio) "quale prodotto per pelli grasse/secche/normali mi consigliate?" e a quel punto sono d'accordo perché si ha modo di confrontarsi e magari di scoprire prodotti che non si conoscono neanche.
Ma grazie bellezza. Eh, le scelte delle aziende rimangono un punto di domanda non da poco.
La pigrizia nei gruppi mi fa tristezza davvero. un bacio!
Che bel post, e che bella riflessione davvero. Quoto ogni singola parola e condivido a pieno il tuo pensiero. <3
Io penso di essere su blogger da 5 anni, forse, ormai ho perso il conto e solo ultimamente mi sono assentata così tanto (da Gennaio).
Ma poi, come ho scritto sul mio post di "ritorno" mi piace scrivere, blaterare e fare del blog un passatempo (monetizzarci nei sogni proprio ma va bene così) e perchè devo rinunciarci se un post si IG fa più likes? Amen, solo adesso ho capito che devo passarci sopra. 🙂
Valentina, grazie mille davvero! Passarci sopra è decisamente la cosa migliore da fare. un bacio grande!
Mi sono rivista – pardon – riletta nelle tue righe. All'inizio c'era tantissima "ignoranza" nel fare beauty blogging; anzi, ingenuità oserei dire. Io stessa sette anni fa aprii il mio con foto scrause (che vergogna!) e in due lingue (che non si sa mai chi ti legge!) sperando che quello che condividevo piacesse e/o interessasse a qualcuno… E fu così! Il meccanismo oggi è cambiato – eccome – e le persone si sono sgamate – eccome!!! – io un po' meno, lo ammetto…pagandone le conseguenze…Finendo un po' tra le sfigatelle, rimandendoci male, piangendoci su, facendomi mille domande, sentendomi quasi inutile! Poi apro instagram appena sveglia, come te, perchè mi dà ispirazione, nonostante i 10/100/1000milla followers di influencers varie e vari ma va beh. Ho perso il filo, scusa, fatto sta che finchè ci saranno persone (prima che blogger) come te, ma mi ci metto anche io, che lo fanno perchè hanno "urgenza",quella che ti fa prudere le mani per condividere quanto sia bello e utile parlare di beauty e trasmetterlo agli altri, facendolo BENE,con impegno e passione, finchè ci saranno queste persone, i -beauty- blog non saranno MAI morti <3
Baci
Aru
Facevamo delle cose tremende diciamocelo ahaha
Anche io ci rimango male quando vedo determinate cose, non ti dico di no. Siamo decisamente dello stesso pensiero. Un bacio grande!
Bel post, come sempre. A me piace molto come scrivi, e da quando ti ho scoperta non ti mollo, per questo ho deciso tempo addietro di iscrivermi al tuo blog: non volevo rischiare di dimenticarmi di controllare cosa ti passa per la testa, o le tue recensioni.
Pensiero che già ti condivisi ad un tuo post, a cui non mi arrivò risposta (non che ce ne fosse bisogno) ma se non ho capito male era un periodo impegnato e impegnativo per te, quindi non so se hai avuto mai modo di leggerlo.
Scrivo un blog da poco anche io, mi dispiace che nonostante l'età sia arrivata così tardi su questi lidi, e visto che dici ti farebbe piacere leggerne di nuovi, a me farebbe davvero piacere che tu leggessi qualcosa. Se hai tempo, se ti va.
Ti linko due dei miei preferiti, ma lo saprai meglio di me (io l'ho scoperto da poco) ogni articolo lo si ama in quanto unico, perché sai cosa ti ha portato a scriverlo e cosa passavi mentre lo scrivevi..
https://alessandriadi.wordpress.com/2017/06/27/luoghi-comuni/
https://alessandriadi.wordpress.com/2017/07/11/ritorno-in-canna
A presto,
Alessandra
https://alessandriadi.wordpress.com/
Ciao, Alessandra! Mi avevi commentato e mi ricordo perfettamente il tuo modo i scrivere. Mi dispiace tanto non aver risposto, non perché fosse necessario ma perché mi avrebbe fatto piacere farlo, ecco. Vengo subito a leggerti, con enorme piacere. E grazie di aver commentato, lo apprezzo tanto <3
Io ti leggo spesso e commento praticamente mai, sorry. Però posso capire bene quello che hai spiegato… e confrontandomi con le aziende mi sono anche resa conto di qualche meccanismo assurdo a cui hai accennato.
Purtroppo con la parte social si son perse tante cose, e se ne sono trovate altre… ma alla fine, secondo me, si vede se qualcuno fa le cose per passione. Questo in qualsiasi cosa, sia che si parli di vita sia quando si pubblicano foto di make-up o del "risotto smorto che non è bello ma è buono da morire".
E per chi è davvero appassionato di qualcosa i blog non smetteranno mai di esistere, perchè la passione non si vede solo in una foto ma si legge anche nelle parole che uno ci mette dietro.
Poi io sono la prima che il blog non lo apro… ma perchè vedendo "dall'esterno" tutti i casini, i problemi, le malelingue che circolano. Beh io voglio che quello che mi piace non venga guastato da chi si sente minacciato perchè se arriva uno nuovo gli levano prodotti o che ne so. E pazienza se i numeri non crescono e se per uno serio che mi segue ne scompaiono 20 che sono solo fake. Alla fine quello che faccio mi piace anche senza condividerlo per forza 🙂
PS a me piacciono le tue live, le instastories, le mille foto delle tartare (che adoro anche io) e tutti quei video di cuccioli che quando ti vedono ti saltano sulle gambe contenti.
Io però vedo i tuoi like su instagram, anche se non commenti so che ci sei <3
La passione fa la differenza, sempre. Continuerò a fare video scemi <3 un bacio grande
Arrivo in ritardo, ma condivido tutto quello che hai scritto.
Tranne le tette. Non rifartele, please!!! 😛
A parte gli scherzi, ho notato anche io questo calo nei follower, ma contemporaneamente mi sono accorta che anche io non ho più il tempo di scrivere come una volta. Il mio blog di anni ne ha 7, ma nonostante mi sia lanciata anche sull'ecommerce, penso che non smetterò mai di scrivere le mie cavolate sul blog!!
Un bacio!