Leggere poesie per me è una delle cose più difficili di sempre.
Amo perdermi nei libri e questo se mi seguite non è una novità. Però per le poesie non è la stessa cosa.
Io leggo molto, troppo veloce. Questa cosa non è necessariamente un bene.
Quando mi innamoro di un personaggio, di una storia, di un mondo, dura tutto sempre troppo poco.
Ecco, per la poesia questo modo di divorare le parole è deleterio.
Io ho frequentato il liceo classico e ho studiato la poesia italiana del programma scolastico, ecco.
Negli ultimi anni mi sono avvicinata però a qualche poeta contemporaneo e oggi vi parlo dei miei preferiti.
PREMESSA: a me non piacciono le poesie che sembrano prese da tumblr. Per questo motivo provo forte antipatia per un paio di autori italiani ma anche qualche straniero. Mi piacciono le poesie quando dicono davvero qualcosa, che stanno bene sì come didascalia ad una foto di un bel culo ma che valgono anche un po’ di più.
Per me leggere una poesia è un momento di bellezza in una giornata intensa, è un piacere che ho scoperto da poco ma che mi dà così tanto che vorrei obbligarvi tutte a passare una serata a casa mia a leggerne. Poi proviamo anche un sacco di rossetti, giuro.
Primo, unico in italiano.
Io leggo quasi solo in inglese, non per fare la figa ma perché per me è ancora più immediato dell’italiano.
Però Credimi Sulla Parola di Piero Negri mi ha fatto venire voglia di leggere qualcos’altro in questa lingua.
Un po’ che l’italiano è incredibilmente musicale e adatto alla poesia, un po’ che è scritto veramente bene.
Ti viene voglia di rileggerle, tutte. Non è un libro di poesia triste. Tante, troppe volte, si associa la poesia a qualcosa di deprimente. E io devo dire che amo le poesia da piangere ma queste no.
Queste mi fanno venire voglia di fare e vivere, anche quelle tristi.
La mia preferita è questa.
Di I Wrote This For You vi ho parlato
in questo post qualche tempo fa.
Rimangono le parole che amo di più. Continuo a seguire il blog, lo seguo su twitter e mi innamoro ogni giorno.
Scrivo ogni due-tre giorni una sua poesia su un muro-lavagna che ho al ristorante. Amo Iain e spero non smetta mai di scrivere.
Crush di Siken è un pugno in faccia.
È crudo, arrabbiato, sanguinante. Ci sono delle immagini estremamente forti, non disturbing ma pesanti.
Usa il linguaggio in un modo intricato e meraviglioso. Mi piace, non posso non consigliarvelo.
Love Her Wild di Atticus mi è stato consigliato da una di voi, su instagram. Questo poeta arriva proprio da questo social, smontando un po’ la mia premessa ma mi piace pensare che sia l’eccezione che conferma la regola.
Atticus racconta momenti, attimi di una vita.
È un libro pieno di amore, semplice e immediato.
L’amore è sempre un tema che va fortissimo, in poesia musica cinema arte e così via.
Love & Misadventure di Lang Leav è semplice, quasi banale in alcune poesie.
Racconta il percorso di un amore che parte bene e va male. Una delle storie più banali di sempre, insomma.
Semplice ma profondo, mi piace tanto.
Love and Other Small Wars di Donna Marie Riley è un libro da femmine.
E lo dico nel miglior senso possibile. Non che sia proibito ad un uomo, eh. Io ho anche una posizione particolare a livello di femminismo ma è una storia troppo lunga quindi andiamo oltre.
Però ecco, secondo me da una donna viene apprezzato in modo diverso, forse di più.
Rabbia, speranza, tensione.
Tira fuori tutto e lo rimette via, in ordine.
The Chaos of Longing di K.Y.Robinson parla di amore in modo diverso, parla di desiderio.
Non sono solo poesie. È la storia dell’autrice, di traumi e sofferenze.
La mia preferita è questa:
i carry all my hurt
like satchels.
i can only unpack
them on pages.despair climbed
out of my throat
when i wasn’t looking
and fell on my lap.
i wanted to jump
from my bones
and disperse
in the wind
like dandelion
seed heads.
to be free
and light as air.
Dirty Pretty Things di Micheal Faudet è forse uno dei pochi libri di poesie anche erotiche che mi è piaciuto al cento per cento. Il più delle volte mi fanno ridere, che devo dirvi.
Non sono poesie che ti scuotono o ti fanno riflettere, perlomeno a me non è successo.
Sono intrattenimento, sono svago.
Gossip fondamentale: l’autore sta con Lang Leav, la poetessa di cui vi parlavo qualche libro fa. Ecco, io spero non si lascino mai. Ma se si lasciassero sicuramente ci sarebbero un sacco di altre poesie fenomenali quindi ecco. Sono una persona orribile ed ecco perché sono single e lo sarò sempre.
The Princess Saves Herself in This One di Amanda Lovelace è uno dei miei libri di poesia preferiti in assoluto.
Ogni parola è stupenda e toglie il fiato. Anche in questo caso poesie che vanno attraverso la vita dell’autrice, momenti in cui mi sono rivista e che mi hanno fatta piangere di quelle lacrime che non fanno gli occhi belli ma che imbruttiscono e ti fanno passare la voglia di uscire.
La mia preferita in assoluto è questa.
Ogni poesia toglie il fiato da quant’è bella.
Kaleidoscopic Skies di Ekta Daryani è pieno di bellezza. Sono poesie di una persona giovane, che ha sofferto meno. Sono giochi con le parole e racconti evocativi di cieli stellati.
Poesie che scaldano l’anima, perché non sempre si deve piangere.
Io amo ogni cosa scritta da Rupi Kaur. Ho anche Milk&Honey ma l’ho visto fotografato talmente tante volte che ormai ho la nausea. E poi lo sapete che devo sempre fare l’alternativa, no?
Quindi, the sun and her flowers.
Femminismo, amore, traumi, speranza.
Tutto con le parole cosi ben scritte di Rupi Kaur che già abbiamo imparato ad amare. Bello, una degnissima seconda opera.
Salt, di Nayyirah Waheed.
Queste sono da leggere una alla volta. Sono poesie che sono consigli di una voce che ne sa decisamente più di voi.
Mi ha insegnato tanto come donna, come donna di una minoranza etnica -che poi non so bene a che minoranza io appartenga ma questa è un’altra storia-, come essere umano.
Uno dei miei preferiti.
E questi sono i libri di poesia che amo di più. Ne ho letti molti altri e sono continuamente alla ricerca, quindi qualsiasi consiglio è ben accetto.
Il prossimo post, per bilanciare questo, sarà su Gossip Girl.
Stessi studi e stessi gusti, anch'io preferisco "i libri" alle poesie. Ma qualche giorno fa è scattato qualcosa leggendo una poesia di Charlotte Bronte, ecco..ho già un tuo post con vari consigli , quindi ok 😀
Era destino <3
A me piace molto la poesia. Cioè non ne capisco nulla di metrica o qualsiasi altro parametro, però mi piace stare là. Come se fossi sospesa in un mondo tutto nuovo. O nel mio mondo fatto con nuove parole.
E' un piacere che mi concedo raramente. Soprattutto perchè non sono mai nello stato d'animo giusto per avvolgermi in ogni parola e stare là a far nulla.