Parlare di beauty senza comprare chili di creme, parlare senza criterio, parlare per sentire la propria voce

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Disclaimer necessario: non voglio litigare con nessuno.
Il post di oggi è veramente solo una riflessione su quello che vedo sui social, con il mio lavoro e con quello che sento dire dalle persone che conosco.
Vi ho già parlato di quello che penso delle influencer beauty e del passaggio dal mondo dei blog a quello delle stories quando si parla di beauty.
Rispetto e ammiro il lavoro delle influencer quando fatto con criterio e attenzione. Io ne seguo poche perché oggettivamente sto così tanto al telefono e al computer per lavoro che la sera preferisco guardare le storie dei miei amici che magari vedo raramente per sentirmeli un po’ più vicini.
Il mondo beauty però è veramente sempre più un enorme buco nero pieno di inesattezze e disinformazione.
Ripeto, non tutti, lo so.
Non posso non giudicare negativamente chi parla di acidi e peeling senza la minima cognizione di causa, dando consigli senza avere minimamente le conoscenze per farle.
Io cerco di studiare, leggere, informarmi. Riempio ogni post che scrivo di “secondo me” e “nella mia esperienza”, però. Non è per insicurezza ma perché non posso prendermi la responsabilità di dire che un prodotto è perfetto per TUTTI perché probabilmente non esiste un prodotto che vada bene per tutti e se anche esistesse io non ho le competenze scientifiche per dirlo in modo incontrovertibile.
La cosa che mi fa impazzire è vedere il seguito che hanno persone che invece parlano con granitica certezza ma senza la minima base. 
Capisco che faccia molto più scena urlare che quella crema ti salva la faccia e basta senza argomentare, spiegare cosa c’è dentro, parlare di com’è la propria pelle.
Mi fa impazzire anche come una persona possa parlare di dieci prodotti diversi (anche prettamente di make up, sia chiaro, non solo creme!) nel giro di altrettanti giorni.
Ora, io lo so che non stiamo parlando di farmaci salvavita. Però che senso ha sentenziare su qualcosa dopo averla provata due volte? Che contributo posso dare? Che idea mi sono fatta?
Io lo capisco che parlare sempre di novità porti un bel boost nelle visualizzazioni e quindi nelle collaborazioni e così via in un fantastico circolo che non si conclude mai. Lo vedo nel mio piccolo, con l’entusiasmo e la quantità di interazioni che seguono le storie su instagram su un prodotto novità.
So che mi basterebbe far vedere un prodotto anche acquistato a pochi euro al giorno per creare più buzz e più domande e così via. Capisco faccia gola perché ci vuole relativamente poco, non servono nemmeno chissà che investimenti economici. Poi inizio a pensare a chi magari non lo fa di lavoro ma continua ad accumulare roba da far vedere e la me neo minimalista non può fare a meno di pensare anche allo spreco enorme che c’è dietro questo atteggiamento. Attenzione, so che per alcuni è veramente una passione e hanno tutto il diritto di prendere tutti i sieri che vogliono. Sto sempre parlando di chi lo fa più per mettere una bella foto sul feed senza poi sapere che cosa c’è dentro a quelle boccette.
Non mi piace chi parla più per sentire la propria voce che per dare un apporto reale, un consiglio valido e un feedback onesto.
Ora, io lo capisco che sto parlando di creme e rossetti e non di questioni sui massimi sistemi. Però dietro a queste confezioni carine ci sono aziende che lavorano, persone che studiano, soldi, tempo.
Non credo che sia necessaria una laurea in cosmetologia estetica per parlarne, non dico questo. Vorrei che fosse fatto con più attenzione e meno superficialità, come fanno alcune persone che seguo con grande piacere.
Succederà? Verosimilmente no! Continueranno a fare più presa i post super aesthetic ma con poco da dire perché ormai si fa fatica a leggere anche due righe di caption e l’importante è che la foto sia bella nel feed.

8 Comments

  1. Unknown says:

    Io ho cambiato nil mio modo di approcciarmi ai contenuti skincare proprio per questo motivo. Non amo usare YouTube come "social" e trovo molto più comodo leggere un post che vedere un video. Mi sono anche accorta, però, che in un video di 10 minuti ci sta un mondo.
    Mi riferisco soprattutto a creator americani, nei cui video trovo educazione, rispetto e umiltà, consapevolezza che un giudizio é spesso soggettivo, informazione, ricerca e trasparenza (nel citare le fonti utilizzate per informarsi) che nella maggior parte dei casi nelle influencer italiane non si trovano.

    1. S. says:

      Ci sono delle creator americane fantastiche, hai ragione! Io apprezzo moltissimo i video a tema skincare, trovo che quando fatti bene sono molto utili.

  2. Silvia Edel says:

    Yes to all of this!!! 🙌🏻

    1. S. says:

      amica

  3. Linda says:

    Ti adoro!

    1. S. says:

      ahahah <3

  4. Il blog di I. says:

    Un'ora di applausi!

    1. S. says:

      ahahah grazie <3

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