In adolescenza c’erano delle cose di cui ero graniticamente convinta. Ma che ci avrei proprio scommesso dei soldi sul non cambiarci mai idea, eh.
Per fortuna non mi piace il gioco d’azzardo perché ho cambiato idea eccome, tante e tantissime volte. Oggi ve ne racconto dieci.
- Ero convinta che non avrei mai rinunciato alla biancheria intima super sexy super pizzi super merletti. Bella eh, ma nel quotidiano datemi il cotone di Pompea e Cotonella, grazie.
- Come sopra ma con i tacchi. Ora penso di aver dimenticato l’ultima volta che li ho messi.
- Credevo di voler vivere molto lontano dai miei genitori, ora il tempo passa e io sono sempre felice di passarci del tempo insieme, due ore di distanza sono già troppe.
- Avere figli. Ero convinta di non volerne, ora è una cosa che desidero tantissimo.
- Pensavo di essere pigrissima a livello di sport e movimento. No, solo mi vergognavo e non avevo trovato qualcosa che mi piacesse.
- Questa credenza forse risale anche a prima dell’adolescenza: ero convinta che non avrei mai letto libri non impegnati, libri leggeri, libri con cui non potessi vantarmi di essere molto intelligente (non lo sono poi tanto, siamo onesti). Ora invece leggo quello che mi va ed è perfetto cosi.
- Pensavo che non avrei mai imparato a guidare decentemente e invece macino chilometri su chilometri, non mi piace ma lo faccio.
- Ho smesso di pensare che ci sia giusto/sbagliato sempre su tutto e quello che può essere sbagliato per me può essere giusto per te.
- Le Birkenstock sono bellissime e comodissime.
- Ho imparato che non c’è niente di male a chiedere aiuto. O meglio, sto imparandolo.
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