1 year later, MonnaLisa Lugano.

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L’uno dicembre dell’anno scorso è iniziata un’avventura più grande di me.

 


Ho aperto, insieme a mio fratello, un ristorante nel centro di Lugano. 
 


Si chiama MonnaLisa ed è uno degli amori più grandi della mia vita.La mia famiglia è nella ristorazione da sempre e io nel ristorante di Bergamo ci ho sempre lavorato nei weekend, in pausa dagli studi a Milano.
 


Ho sempre avuto mille sogni. Mi piace scrivere e sognavo una carriera giornalistica, un libro, una libreria. Amo il caldo, mi sarei voluta trasferire a Cabo.
 


Il ristorante è stata una scelta frutto di anni di lavoro, di studio di settore ma anche una sfida enorme.
 


Ho avuto dei momenti di dubbio, prima di aprire. Non mi sentivo all’altezza della situazione, avevo paura non mi piacesse a sufficienza da riuscire a farne tutta la mia vita.
 


Da quando abbiamo aperto sono cresciuta, parecchio.
 


Per me avere a che fare ogni giorno con tantissime persone non è facilissimo. Non è facile tenere testa a chi si comporta male, non mi viene facile farmi rispettare.
 


Ho avuto dei giorni quest’estate così pesanti a livello lavorativo che finivo le giornate a piangere senza riuscire ad addormentarmi, troppo stanca per qualsiasi cosa.
 


Ho fatto fatica a trovare un equilibrio tra la mia vita privata e il lavoro. Non parlo solo della sacra trinità famiglia amore amici ma anche del riuscire a trovare il tempo per pulire i pavimenti e sistemarmi le sopracciglia.
 


Ora alla mia vita di ogni giorno si è finalmente ri-aggiunto Choclatim, che nonostante sia un impegno enorme in più paradossalmente mi aiuta tantissimo a dare stabilità ed equilibrio alle mie giornate pazze.
 


Ho imparato che so fare molto di più di quel che pensassi.
 


Ho imparato che posso rispondere a tono alle persone e chissenefrega se mi si spezza la voce a volte, non è una tragedia.
 


Ho imparato che se un fornitore non è troppo dell’idea di parlare con me di vino perché sono una donna c’è mio fratello che dice “No, i vini li sceglie Suhrya invece”.
 


Ho imparato che chi mi ama lo sa che ci sono dei giorni in cui non riesco a rispondere subito ai messaggi ma non per questo li amo di meno.
 


Ho imparato che i miei amici sono quelli che vengono e mi danno una mano a caricare la lavabicchieri a fine servizio, che un uomo con cui posso pensare di avere una relazione è quello che mi dice “quanti coperti oggi?” e non si arrabbia se non gli scrivo a ora di pranzo.
 


Ho imparato a fare un cappuccino buonissimo.
 


Ho imparato a perdonarmi, che se anche alcune cose non le so fare non fa niente e non cadrà il mondo.
 


Ho imparato che questo è il lavoro che mi viene meglio, che affronto ogni singolo compito con amore e dedizione dal mettere le meringhe accanto al caffè al fare la vetrina nuova per Natale.
 


Ho imparato che i miei clienti vedono i piccoli dettagli che modifico -il ristorante è pieno dei miei libri- e che questo mi riempie di gioia.
 


Ho imparato che io e mio fratello siamo una squadra fenomenale al lavoro, che durante il servizio ci capiamo a sguardi e che la sera la macchina del caffè la pulisce lui perché io odio farlo.
 


Il ristorante -lo dico a bassa voce- è un successo. Zero pubblicità, zero conoscenze.
 


Una cucina fantastica -e questo lo urlo a pieni polmoni perché i nostri chef sono così bravi che con i loro piatti mi commuovono-, un team di sala che ha sempre il sorriso e che  non ha paura di nessun cliente pazzo.
 


Ci siamo fatti conoscere, abbiamo questo mese costellato di cene aziendali. Riceviamo complimenti ogni giorno e io ogni volta vorrei mettermi a piangere ma mi trattengo perché sono diventata grande.
 


Devo ancora imparare un sacco di cose. 
 


Ho fatto tanti errori, alcuni dei quali davvero stupidi. Spero di imparare a farne di meno ma soprattutto di imparare da tutti quelli che faccio.
 


Quest’anno mi ha sfinita. Mi ha portata ai minimi storici per quanto riguarda l’energia. Mi ha portata a crescere tantissimo a livello umano e lavorativo, mi dà ogni giorno la voglia di imparare di più e di inventarmi qualcosa di nuovo.
 


Brindo -con un cappuccino di soia data l’ora- a me, a Rajiv, ai miei genitori che ci hanno sostenuto in ogni passo di questo percorso tortuoso e impegnativo, a tutti i miei clienti e altri mille anni così.
 

11 Comments

  1. Luciadrs says:

    Complimenti per il successo del tuo ristorante e continua così! <3

  2. LaDama Bianca says:

    Sono davvero felice per questo successo e per tutte le cose meravigliose che hai imparato. Un abbraccio grande e mille anni così, come hai detto tu.

  3. Kitty-the-cat says:

    Complimenti!!! Bravissimi, pur se conoscete il settore non è scontato riuscire! Tutto quel che state dando vi ritornerà , con gli interessi! PS. i libri nel ristorante sono una splendida idea!

  4. Linda says:

    Complimenti! Te li meriti davvero tutti!

  5. Marina Tendenzeblog says:

    Complimenti e continuate così!!! ti auguro il meglio, davvero! Leggere storie come la tua, di una ragazza libera, indipendente, intraprendente e che non si spaventa di ridurre le proprie energie per il lavoro che ama mi fa sentire bene!

  6. Ery says:

    Bravissima, tanti auguri per il traguardo appena tagliato. :*

  7. Beatrice says:

    Che bello <3 rubo le parole ad Elena per dirti ancora buon Monnaversario, tesoro. Sei una rock star :*

  8. MikiInThePinkLand says:

    Un post che fa bene al cuore perchè, da quel poco che ti “conosco”, questo successo, lo meriti! E, in attesa che apriate “Monnalisa Salento”, spero, prima o poi, di venire a gustare quelle prelibatezze e conoscerti.
    Un abbraccio grande!

  9. Ilaria says:

    Tutto vero: siamo stati benissimo da te, e mi piacerebbe tornarci presto!

  10. Rory says:

    Ma che meraviglia, bravissima 🙂
    ps io credo che tu un libro debba scriverlo per forza!

  11. mallory says:

    ma cher cosa stupenda!!! brindo con un the bollente (sono super raffreddata e l'alcool alle 11 e mezza di mattina proprio no xD) ai tuoi successi 🙂

    mallory

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